Reperti archeologici scoperti a Loano, in mostra al Kursaal

Loano. Sono stati trovati davanti al Museo del Mare, a Loano, otto reperti archeologici. Subito dopo il ritrovamento, i responsabili dell’Associazione Marinara Lodanum hanno avvisato gli uffici comunali che a loro volta hanno interessato il locale Comando dei Carabinieri e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria. Sono partite subito le indagini per scoprire la provenienza degli oggetti. La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria ha già analizzato e inventariato i reperti, che sono stati temporaneamente affidati in custodia al museo loanese.

Tra gli oggetti rinvenuti nel Palazzo Kursaal c’è un ceppo di ancora in piombo di epoca romana, frammenti di anfora greco-italica (II sec. A.C.), di tradizione punica (età Repubblicana) e di età romana, una ciotola e un piatto di età post medievale, un’anfora greco italica di età romana repubblicana.

“I reperti archeologici ritrovati – dice il Sindaco di Loano Luigi Pignocca – in questi giorni arricchiscono e impreziosiscono l’esposizione permanente dedicata alla marineria loanese e savonese. In attesa di conoscere gli esiti delle indagini, sarà possibile ammirarli all’interno del Museo del Mare, insieme a tanto altro materiale storico-culturale quali libri, documenti, fotografie, modellini che testimoniano il passato marinaro del territorio. È un’occasione imperdibile per rinnovare l’invito a visitare l’esposizione. Mi auguro che gli oggetti rinvenuti possano essere affidati in via definitiva alla nostra città”.

Il Museo del Mare, curato e gestito dall’Associazione Marinara Lodanum, raccoglie fotografie originali d’epoca, modellini di nave riprodotti in scala e oggettistica ed equipaggiamento marinaro.

Le fotografie rappresentano un tracciato storico-culturale che parte dalla seconda metà dell’800 e giunge alla prima metà del ‘900. La rassegna offre immagini di inizio novecento raffiguranti l’attività di pesca, l’attività cantieristica e l’esordio dell’attività balneare. La fotografia aiuta poi a ricostruire le trasformazioni dell’economia, del paesaggio, dell’ambiente e della società nel corso di tutto il novecento fino ad arrivare agli anni ’50.Una ricca documentazione testimonia lo sviluppo mercantile, l’impulso nei traffici marittimi e la cantieristica dell’800. Nella mostra figurano, poi, le immagini di palombari loanesi che hanno partecipato a missioni di fama internazionale come il recupero dello Scirè a largo di Haifa.

Nell’oggettistica vanno segnalati numerosi manufatti realizzati dai marinai loanesi durante gli imbarchi sulle navi mercantili e attrezzature di cantiere, corredi da velai, e una ricca collezione di materiali per le telecomunicazioni.

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