L’Anpana contro il progetto del porto di Ceriale: “Una minaccia gravissima per ambiente, economia e turismo”

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Ceriale. “Consideriamo questo progetto una minaccia gravissima non solo per l’ambiente e il paesaggio, ma anche per il turismo e l’economia della zona”. Il duro attacco arriva dall’Anpana (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente): nel mirino il previsto porto di Ceriale.

Un progetto che l’Anpana segue da anni: “Dovrebbe sorgere a Capo Santo Spirito – spiegano – l’ultima area rimasta naturale e selvaggia nel comprensorio, deturpando irrimediabilmente il paesaggio di un tratto di costa tra i più belli e spettacolari di tutta la Liguria”.

Oltre al porto, ricordano gli ambientalisti, sono previste case e altre costruzioni. L’Anpana accusa quindi la Regione Liguria “di non prestare sufficiente attenzione alla tutela dell’ambiente, chiedendosi come sia possibile consentire la realizzazione di una struttura dal violento impatto sul paesaggio proprio dinanzi al castello Borelli, che è stato dichiarato monumento nazionale.”

“Inoltre, la stessa Regione aveva giudicato inammissibile un porto in quel punto – continuano – perchè causerebbe l’erosione delle spiagge da Borghetto verso ponente, salvo poi contraddirsi da sola e procedere all’approvazione”.

L’Anpana ha sottoscritto da subito il ricorso contro il porto, insieme a WWF, Assoutenti, Comitato Tuteliamo Borghetto e balneari, e vi contribisce anche economicamente. “Poichè molti piemontesi frequentano questo tratto di Riviera e apprezzano la natura di capo Santo Spirito, si è mobilitata anche la Sezione di Alessandria – spiegano – Con una campagna dal titolo ‘Save the Paradise, No Porto’ sta portando il problema fuori provincia e avviando una raccolta fondi in Piemonte, per sostenere la battaglia a difesa di questo ultimo paradiso”.

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