Cronaca

Evade dai domiciliari per passeggiare e mangiare un gelato con la compagna: Magliano patteggia 16 mesi

tribunale Savona aula

Savona. “Non volevo evadere, ma solo fare una passeggiata e mangiare un gelato con la mia fidanzata”. Renzo Magliano, il trentacinquenne savonese arrestato per evasione dai domiciliari, ha ribadito questo concetto anche davanti al giudice, questa mattina, durante il processo per direttissima. Una giustificazione che ovviamente non gli è servita per ottenere nessuno sconto di pena dato che l’imputato ha patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione.

Al termine del processo la misura nei confronti di Magliano, così come impongono le nuove norme per le condanne sotto i tre anni, non è stata aggravata ed è tornato ai domiciliari. Ad arrestarlo erano stati ieri sera i carabinieri dopo che il trentacinquenne, intorno alle 18, aveva telefonato in caserma per avvisare che sarebbe uscito di casa per andare all’Uepe, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna. Peccato però che, in quell’orario, quell’ufficio non sia aperto e, di conseguenza, i militari hanno intuito che fosse solo una scusa. Una pattuglia dell’Arma era quindi uscita per andare ad aspettarlo sotto casa.

Quando Magliano era rientrato nella sua abitazione, nella zona della Villetta, i carabinieri lo avevano quindi arrestato immediatamente con l’accusa di evasione. Un arresto arrivato dopo quello di qualche settimana fa quando l’uomo era finito in carcere con l’accusa di tentata rapina.

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