Economia

Agricoltura e floricoltura, Calleri (Coldiretti): “Estate difficile, stagione penalizzata dal clima”

Albenga. Il clima eccessivamente umido, e di conseguenza l’imperversare della peronospora che colpisce il basilico, inserito in un contesto economico generale tutt’altro che favorevole.

Per l’agricoltura e la floricoltura è un’estate difficile. Agosto è bassa stagione, ma è tempo di guardare al futuro per riprendersi da questa stagione negativa. Gerolamo Calleri, presidente di Coldiretti Savona, traccia un bilancio di una stagione penalizzata dal clima, con un’estate troppo umida che ha fatto seguito ad un inverno poco freddo e una primavera sfavorevole. “Stiamo cominciando a lavorare per l’autunno e ci stiamo organizzando per il lavoro della futura primavera, che ci auguriamo sia migliore delle due passate – dichiara -. Sono state due stagioni condizionate molto dal tempo, come quest’estate”.

“Un’estate – prosegue Calleri – che ha condizionato in negativo i flussi turistici ma che colpisce anche altri settori, tra cui l’agricoltura. Così come in Lombardia e Piemonte i nubifragi hanno danneggiato i frutteti, da noi l’umidità non favorisce la maturazione dell’uva e la deteriora; per il basilico fa sì che la peronospora possa attecchire di più”.

Il contesto economico provinciale acuisce le difficoltà. “Problemi che arrivano anche dalla riduzione dei costi – sottolinea Calleri -. Ad esempio si pensa di accorpare il porto di Savona con quello di Genova e noi, mondo agricolo, ci schieriamo dalla parte dei lavoratori che occupano il porto di Savona, un porto in attivo. Noi, come Coldiretti, sempre ci siamo battuti per la difesa delle individualità dei vari settori. Accorpare il porto di Savona significa andare a perdere la nostra importante realtà, dove c’è un florido commercio. Appoggiamo ciò che fa il presidente della Camera di Commercio nei confronti dell’Autorità Portuale”.

“Speranza e ottimismo ci aiutano a cercare di lavorare e combattere per uscire fuori da queste due stagioni negative. Se si sente il cambiamento climatico, passando da un inverno rigido alla primavera, la gente è molto più invogliata ad acquistare fiori; se l’inverno pare un autunno che si protrae fino alla primavera spesso se ne perde la voglia” conclude il presidente di Coldiretti Savona.

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