Val Bormida. Un’estate che non decolla non è soltanto una scocciatura per gli amanti della tintarella, ma un fenomeno in grado di causare danni incalcolabili all’economia. Se i bagni marini della Liguria sono in ginocchio a causa dell’instabilità meteorologica che scoraggia i turisti, non da meno sono le preoccupazioni di allevatori e aziende zootecniche. La quantità eccessiva di acqua, rispetto alle statistiche stagionali, scesa nelle ultime settimane di luglio ora crea allarme.
Da Bardineto a Dego, fino a Mioglia e Pontinvrea, è a rischio la fienagione, cioè la raccolta di un prodotto che dovrebbe assicurare il sostentamento degli animali nei mesi invernali. Il raccolto, infatti, che proprio nei periodi più caldi dell’anno viene tagliato e lasciato essiccare al sole, non è affatto ottimale e addirittura, in certi casi, sta marcendo a terra, senza la possibilità di essere imballato perché è troppo umido.
Secondo la Coldiretti è un’emergenza vera e propria, in quanto utilizzare ciò che è considerato fondamentale per la sopravvivenza dei capi di bestiame come lettiera, o addirittura lasciarlo come humus del terreno, comporta spese ingenti alle aziende, dotate di attrezzature per la raccolta e l’imballaggio senza poterne ammortizzare i costi, e, anzi, dover acquistare le rotoballe da tenere in cascina.
Sempre dalla Coldiretti di zona, ossia dalla sede di Cairo Montenotte, spiegano come il problema di un’estate piovosa come quella che stiamo vivendo stia creando problemi ai coltivatori di ortaggi. In particolar modo, se per melanzane, pomodori, zucchine e quant’altro il danno pesa soprattutto a livello famigliare, a chi, cioè, ogni anno con passione cura l’orto sperando di mangiare verdura nostrana e di risparmiare nella spesa settimanale, a destare preoccupazione sono le patate, di cui in Valle esistono coltivazioni aziendali.
Oltre alla pioggia eccessiva, a rovinare, o comunque, ad infierire sulla redditività delle piante, è stata una violenta grandinata di qualche settimane fa, quando nel giro di pochi minuti sono state devastate intere piantagioni soprattutto in Alta Valle, come Calizzano, Bormida, Osiglia. Anche dove il maltempo ha colpito marginalmente, però, la Coldiretti sta registrando segnalazioni di raccolti che all’apparenza sembrano buoni ma dopo lo stoccaggio in cascina inizia a breve il processo di deterioramento dell’ortaggio.
Dunque anche in Valle l’economia agricola è in ginocchio, e anche la mancanza di sole può compromettere il lavoro di mesi e peggiorare una situazione già molto difficile per gli addetti del settore.