Liguria. Nicolò Scialfa torna libero e da oggi non è più agli arresti domiciliari. Per l’ex capogruppo dell’Idv nel Consiglio regionale della Liguria, “sono stati mesi durissimi”. Per Scialfa, coinvolto nell’inchiesta sulle “spese pazze” e arrestato il 13 gennaio scorso con l’accusa di falso e peculato, sono infatti scaduti i termini per la custodia cautelare.
“Ho sofferto e sto soffrendo ancora molto – spiega ora l’ex esponente Idv – perché mi reputo innocente perché non volevo nuocere a nessuno. Se ho fatto degli errori ero in buona fede”.
“Mi hanno descritto come non sono. Io – aggiunge – sono un uomo prestato alla politica. Mi sono sempre occupato di scuola e di cultura. E le persone che mi conoscono sanno come sono. O sono impazzito nel 2010 o sono caduto in un equivoco. In tutti questi mesi ho pensato a tutti quelli che sono vittime di situazioni terribili e pesanti, come la mia”.
L’ex consigliere si è detto “a disposizione della amministrazione scolastica” e dovrebbe tornare a fare il preside.
Per Scialfa, comunque, la politica è ormai alle spalle. “E’ una esperienza che per me è finita. Ho presentato le dimissioni per essere libero di potere aiutare il mio legale, l’avvocato Andrea Vernazza, a ricostruire tutto quello che è successo. E’ da un anno e mezzo che sono esposto a una gogna mediatica senza precedenti. Su quasi 600 indagati in tutta Italia per le spesse nei vari consigli regionali, io sono l’unico che si è fatto sei mesi di detenzione domiciliare, senza mai chiedere alcuna agevolazione o altro. Adesso devo pensare a difendermi dalle accuse, dall’accusa infamante di avere truccato un bilancio. E preferisco difendere me stesso senza incolpare nessuno”.