Savona è reduce da un giovedì sera nel quale, tra musica e stand di bevande e cibarie, si è scoperta ospitale e giovanile, mostrando una nuova veste di sé a residenti e turisti.
Sono quindi accantonati i luoghi comuni che hanno reso celebri gli sketch di Enrique Balbontin, Andrea Ceccon e Fabrizio Casalino, soliti “infierire” sulla tipica accoglienza ligure, tutt’altro che calorosa? A quanto pare, la risposta è no.
A rinvigorire la nomea relativa alla scarsa ospitalità degli esercenti della zona ci ha pensato il barista di un locale situato nella zona della darsena.
A raccontare l’episodio è un nostro lettore. “Sono entrato nel bar in compagnia di una ragazza, che aveva bisogno dei servizi – spiega Davide, protagonista dell’episodio -. Abbiamo chiesto se potevamo usufruirne. Era nostra intenzione anche consumare qualcosa”.
“Trattandosi di un esercizio pubblico, pensavamo fosse un nostro diritto – prosegue -. Ma il proprietario ci ha negato l’utilizzo dei bagni, dicendo che oggi già troppe persone avevano chiesto di usarli. A dire il vero, dato che ho trascorso buona parte della mattinata nella zona, io non ho visto tutto questi via vai, anzi…”.
“La mia amica – conclude – ha chiesto tre volte di usare i servizi; la prima da sola, la seconda in compagnia di un’altra ragazza e la terza insieme a me. Tutto vano. Il barista, alla terza volta, ci ha allontanato dicendo che stava per chiudere”.