Cronaca

Processo per rissa e resistenza all’Omnia di Savona: sentito uno dei carabinieri intervenuti

tribunale Savona

Savona. Il rave party in pieno centro cittadino poi finito in rissa, nei locali dell’ex Ju Bamboo – ora Omnia – in via Famagosta il 20 dicembre scorso, terminò con l’arresto di tre persone: S.S., 36 anni, A.S., di 22, e una ragazza, A.M., di 25 anni, per rissa e concorso in resistenza a pubblico ufficiale.

Il 28 gennaio si sarebbe dovuto riprendere il processo per i disordini ma, a causa della mancata notifica a comparire in aula per due testimoni, però il processo venne rinviato a luglio. Oggi è stato ascoltato uno dei carabinieri intervenuti per sedare la rissa nel dicembre scorso.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i tre erano rimasti coinvolti in una rissa all’interno del locale, scoppiata all’orario di chiusura, intorno alle 3, dopo che molti degli avventori avevano iniziato a protestare perché non volevano che la festa (una sorta di rave party per gli uomini dell’Arma) terminasse.

Motivo per il quale quattro militari in divisa erano entrati nell’Omnia per aiutare gli addetti alla sicurezza ad allontanare i clienti. In quel momento gli uomini dell’Arma avrebbero assistito ad una rissa tra alcuni ragazzi e allertato due colleghi che si trovavano all’esterno del locale. I due carabinieri, in borghese, erano intervenuti e, appena entrati nel locale, uno di loro avrebbe visto A.M. tenuta ferma da altre persone.

Intervenuto per sedare il diverbio però sarebbe stato aggredito dalla ragazza in soccorso della quale sarebbero intervenuti A.S. e S.S., gli altri due arrestati, che lo avrebbero spintonato ed apostrofato con insulti.

Oggi, è stato sentito in aula uno dei carabinieri che intervennero quella sera. Il militare avrebbe, in sostanza, ridimensionato l’accaduto, parlando di “discussione” e non di rissa, e parzialmente alleggerito la posizione di A.M., 25 anni, che secondo lui non avrebbe partecipato attivamente.

Il legale di A.M., Alessandro Parino, si è detto molto soddisfatto perché è emersa l’estraneità della sua cliente all’accaduto.

La prossima udienza è stata fissata per il 16 settembre.

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