Economia

Regione, la giunta prepara modifiche al bilancio e ricorso. Burlando: “Convinti del nostro operato”

<strong>Regione</strong>. Il governatore Claudio Burlando, a consiglio regionale sospeso, dopo le 400 pagine di rilievi della Corte dei Conti sul bilancio che sollecitano la Regione a mettere nel passivo 194 milioni di euro, traccia le contro mosse della giunta. In primo luogo, ricorso alle sezioni unite, quindi emendamenti di giunta al rendiconto finanziario 2013 per rispettare in parte le osservazioni (pur dichiarandosi non d’accordo); infine, nessuna nuova tassa.

“Pensiamo che il nostro bilancio sia in ordine, anzi uno dei più in ordine, ma potrebbe essere una presunzione” dichiara Burlando. Quanto ai rilievi, per tenere insieme la sentenza sul ricorso (che presumibilmente arriverà ad ottobre) e la salvaguardia dell’interesse dell’ente “noi appostiamo a garanzia 30 milioni, circa un terzo delle risorse che la Corte contesta (91 milioni di residui attivi che secondo la Corte devono essere messi in passivo) perché qualora in parte fosse vero facciamo vedere che possiamo rimediare anche senza compensazione”, ha spiegato Burlando.

Oltre al ricorso “faremo una serie di passaggi a Roma in settimana per ottenere formalmente dai ministeri che la cifra x nel capitolo y loro la devono dare”, ha sottolineato il Governatore. Secondo punto, la questione della vendita degli immobili ad Arte: “Abbiamo gestito un processo di risanamento della sanità molto complesso, nel 2004 siamo partiti con il consultivo che prevedeva 300 milioni di squilibrio, circa il 10% del budget e fummo inseriti nel gruppo non proprio esaltante delle regioni canaglia, Liguria unica del nord insieme a Lazio, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Campania, Molise. A quel punto abbiamo attuato un piano di rientro complesso e nel giro di alcuni anni abbiamo messo i conti a posto”, ha ricordato il presidente.

I lavori dell’assemblea di via Fieschi ora sono riorganizzati per dare il tempo ai consiglieri di approfondire. “Oggi forniremo le nostre risposte sui punti salienti sollevati dalla Corte, e su cui faremo ricorso alle sezioni riunite entro un mese (massimo il 20 agosto) – ha spiegato insieme all’assessore Pippo Rossetti in conferenza stampa – mi pare giusto che i consiglieri abbiano tutto il tempo, da oggi 22 luglio a domenica 3 agosto, per esaminare in commissione, nel mentre il consiglio andrà avanti su altre materie”. Dopo di che lo stesso consiglio approverà la “partita” nell’ultima seduta del 4-5 agosto, e poi “andremo in giunta dal 6 all’8 agosto, dopo che l’assemblea si sarà espressa. Potremmo farlo anche a prescindere ma ci piacerebbe avere il voto favorevole di indirizzo”, ha sottolineato Burlando. Tutto in modo che possa essere consegnato il ricorso entro l’11 agosto al massimo.

Nel frattempo la giunta – ha spiegato poi Rossetti – predispone “emendamenti per mettere i 103 milioni come chiesto dalla Corte sul patrimonio in negativo”. Quindi, “pur dichiarandoci non d’accordo” il rendiconto sarà modificato con un patrimonio negativo di 103 milioni, ma, che, ai dati del bilancio, saranno comunque garantiti da una disponibilità autorizzata negli anni scorsi per indebitamento (mutui). Sempre “pur non d’accordo, copriamo anche i 17 milioni di euro che riguardano la partita del rischio negativo dei derivati Merryll Linch – ha detto Rossetti – secondo la Corte infatti avremmo dovuto accantonare gli elementi positivi e non usarli come spesa corrente, ma noi non abbiamo avuto esito negativo e ci saremmo aspettati di accantonarli per il rischio futuro, invece ci è stato chiesto di accantonare quello che abbiamo avuto in più a copertura dei possibili futuri rischi”.

Quanto ai 91 milioni di crediti che la Regione vanta nei confronti dello Stato “costituiremo un fondo di garanzia di circa un terzo”. Per prudenza, e sempre tenuto contro che “ricorriamo e pensiamo di portarci a casa i 91 milioni. Escludiamo poi di introdurre nuove tasse perché non abbiamo potere di fiscalità, continueremo invece a perseguire tutte le strade per recuperare i 91 milioni, da qui a ottobre – ha anticipato l’assessore – Ci sono atti inequivocabili sulla parte della sanità, il governo si è impegnato a cancellare i debiti e noi a non cancellare i crediti, sia perché abbiamo sottoscritto un accordo con il governo (il patto della salute firmato pochi giorni fa in cui l’esecutivo si impegna a non cancellare i crediti in materia sanitaria con le regioni) sia perché rischiamo di perdere i residui attivi esigibili. Abbiamo buoni motivi per pensare di vincere il ricorso e per tutelare il nostro bilancio”, ha concluso Rossetti.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.