Regione, iter per concessioni idriche troppo complesso: snellire procedure

Acqua

Liguria. “L’iter per le concessioni idriche ad uso potabile è troppo complesso, con tempi infiniti, e perciò chiedo alla Regione di intervenire per snellire la procedura”. Riassume così il consigliere Regionale Pd Nino Oliveri l’argomento di una interpellanza discussa questa mattina in assemblea regionale.

“Il problema riguarda soprattutto le abitazioni isolate e i rifugi montani – spiega Oliveri – quindi non grossi numeri. Però si tratta di un caso di scuola sulla burocrazia italiana. La pratica coinvolge ben 5 enti: Provincia, Comune, autorità di bacino, Asl e Arpal. Il costo ammonta a poco meno di 3.000 euro, e la pratica va avanti per anni perché la procedura prevede sopralluoghi e pubblicazione all’albo pretorio per eventuali osservazioni. Tutto ciò sia per le grandi derivazioni che per le piccole. E alla fine non si ha neanche la certezza di ottenere l’autorizzazione”.

Aggiunge Oliveri: “Il rischio è che si incoraggino allacci abusivi, con gravi rischi per la salute, dato che stiamo parlando di acqua per il consumo umano”.

Oliveri ha segnalato poi un caso esemplare, quello del Rifugio Argentera, sull’Alta Via dei Monti Liguri nel Parco del Beigua. “È stato ristrutturato con fondi regionali rispettando i tempi previsti ma non si riesce a darlo in gestione perché sono due anni che attende l’allaccio”.

L’assessore Claudio Montaldo ha comunicato di aver richiesto notizie in merito alla procedura a tutti gli enti coinvolti e si è impegnato ad affrontare con urgenza il caso specifico del Rifugio Argentera per non perdere la stagione turistica.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.