Punteruolo rosso, maggiori fondi per contrastarlo: accolta la richiesta della senatrice Albano

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Liguria. In Commissione Agricoltura il viceministro all’Agricoltura Olivero ha risposto positivamente alla richiesta avanzata dalla senatrice Donatella Albano del Partito democratico di destinare maggiori fondi per le azioni di contrasto alla diffusione del punteruolo rosso che colpisce non solo le palme della Liguria ma anche quelle del Meridione.

La senatric Albano, dopo aver calendarizzato a fine giugno, presso la Commissione Agricoltura, l’audizione informale dei rappresentanti istituzionali e dei tecnici della Liguria coinvolti nella problematica del Rynchophorus ferrugineus, aveva infatti richiesto al Ministero delle Politiche Agricole di adoperarsi con ogni mezzo possibile per scongiurare il danno economico, ambientale e paesaggistico causato dall’enorme numero di palme infestate da questo parassita, specialmente assegnando maggiori fondi alla ricerca e sostenendo i Comuni che devono farsi carico dello smaltimento delle palme.

“Il Governo ha ben presente lo stato di emergenza fitosanitaria in cui versa il Ponente ligure e non solo – dichiara Albano -. Con il decreto n. 684/7303 del 12 marzo 2008, fu concesso un contributo di 381.898 euro per il progetto Dipropalm, ‘Difesa nei confronti del punteruolo rosso delle palme, Rhynchophorus ferrugineus’, al fine di fissare l’entità reale dei focolai, di approfondire le conoscenze biologiche del parassita fitofago e di valutare l’efficacia dei metodi di contrasto, coinvolgendo il Cra di Sanremo, il Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia, il Gruppo di zoologia agraria e forestale di Firenze, l’Università degli studi di Catania, Dipartimento gestione dei sistemi agroalimentari e ambientali, l’Università di Napoli “Federico II”, il Dipartimento di entomologia e zoologia agraria Filippo Silvestri, nonché le collaborazioni esterne dell’Università degli studi di Torino, dell’Università degli studi di Bari e del Centro studi e ricerche per le palme di Sanremo”.

“Mentre – prosegue – con il successivo decreto n. 25618/7301 dell’1 dicembre 2011, il Mipaaf ha attivato un secondo finanziamento di 400.000 euro per il progetto propalma ‘Protezione delle palme ornamentali e spontanee dall’invasione biologica del punteruolo rosso’ per la prosecuzione e la realizzazione di altre linee di ricerca, coinvolgendo il Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia – Gruppo di zoologia agraria e forestale di Firenze, il Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia, sede di Firenze, l’Unità di ricerca per la floricoltura e le specie ornamentali di Sanremo, l’Unità di ricerca per il recupero e la valorizzazione della specie floricole mediterranee di Bagheria, l’Unità di ricerca per l’ingegneria agraria di Monterotondo, nonché l’Enea di Roma”.

“Grazie al loro lavoro – sottolinea Albano – le zone di infestazione sono state individuate, sono state valutate come efficaci le trappole a feromoni potenziate con acetato di etile e melassa e ha avuto un positivo riscontro l’introduzione del naso elettronico e dei cani addestrati per l’individuazione precoce delle palme infestate, soprattutto in vivaio, nonchè sono stati valutati alcuni principi attivi di lotta chimica. Si tratta ora di continuare questo percorso, la bella notizia che ha dato il viceministro Olivero è che sarà possibile utilizzare una quota dei fondi del Piano di Sviluppo Rurale destinati alla tutela della biodiversità per il contrasto del punteruolo rosso”.

La senatrice Albano ha infine richiesto al Mipaaf di istituire nel mese di settembre un tavolo tecnico per verificare l’andamento e l’efficacia dell’attività dei centri di ricerca coinvolti nonchè l’utilizzo dei fondi stanziati.

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