Cronaca

Profughi eritrei assolti dopo aggressione, il Coisp fa ironia: “Se non capisci la lingua picchia pure i poliziotti”

Polizia

Savona. “Se aggredisci un poliziotto ma non capisci la lingua ti assolvo ‘“perché il fatto non sussiste’… evviva l’Italia”. Torna a far sentire la propria voce il Coisp, sindacato di polizia: l’amaro commento questa volta è riferito all’assoluzione, da parte del tribunale di Savona, di tre profughi eritrei accusati di aver aggredito alcuni poliziotti al momento dell’accoglienza a Savona proprio con la motivazione che “il fatto non sussiste”.

“Tutte le mattine mi sveglio sicuro che peggio di così per la polizia non potrebbe andare, ma purtroppo poi leggo le notizie e all’improvviso mi ricordo di vivere in Italia – attacca il segretario provinciale Emiliano Bianchi – Ora nel nostro beneamato paese abbiamo una nuova regola: hai avuto una vita difficile e non capisci la lingua? Allora puoi picchiare tranquillamente i poliziotti italiani che intanto nessuno ti farà nulla. Immunità per ignoranza… E solo se aggredisci poliziotti”.

“Secondo voi – continua Bianchi – con quale spirito da oggi in avanti i poliziotti savonesi si approcceranno in caso d’intervento simile a quello che ha portato a questa ‘singolare’ sentenza? Il problema è che praticamente in tutta Italia la situazione è la stessa e quasi nessuno sembra voglia ascoltare le grida d’allarme che da ormai troppo tempo stiamo cercando di lanciare a chi potrebbe e, soprattutto, dovrebbe fare qualcosa per venire incontro alle reali esigenze della polizia e delle forze dell’ordine”.

“Non mi interessa – conclude Bianchi – se l’avremo già detto dieci, cento o mille volte; lo ribadiamo con sempre più forza perché di certo se lo meritano i migliaia di poliziotti, sia donne che uomini che, malgrado il pessimo trattamento che da anni ormai ricevono a 360 gradi da governo ed amministrazione centrale, quotidianamente continuano e continueranno a svolgere il proprio servizio con grande professionalità ed alto senso del dovere. Lo ripetiamo ancora una volta, per i troppi ‘sordi’ che ancora infestano le nostre istituzioni: i poliziotti italiani non ce la fanno più”.

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