Politica

Piano regionale sui rifiuti, Torterolo: “La soluzione non è in casa d’altri”

maurizio torterolo, cons. reg.

Regione. “È indispensabile trovare al più presto una soluzione per chiudere il ciclo dei rifiuti in particolare sulla realizzazione di un impianto per il Combustibile solido secondario-Css se non vogliamo trasformare in un fallimento, già prima della nascita, ogni progetto di raccolta differenziata spinta”. Così Maurizio Torterolo, capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria, interviene in merito al Piano regionale sui rifiuti al centro della discussione tenutasi in consiglio regionale.

“Con gli ordini del giorno approvati ieri all’unanimità – spiega Torterolo – si impegna la giunta a presentare un piano per la messa in sicurezza della discarica di Scarpino e una modifica migliorativa del Piano regionale sui rifiuti che così come è stato elaborato non è ancora sufficiente a superare in modo definitivo le eventuali criticità che potrebbero sorgere da una nuova indisponibilità del sito genovese, una possibilità che non è poi così remota visto che, a oggi, non ci risulta sia fatto nulla per provvedere alla definitiva messa in sicurezza della discarica. Servono atti concreti da parte di questa giunta e un piano preciso sul da farsi nel prossimo anno. Le promesse non ci bastano più”.

“Purtroppo – prosegue l’esponente del Carroccio – abbiamo visto come si siano infrante nella realtà dei fatti certe rassicurazioni di alcuni esponenti di primo piano di Amiu che non più tardi di 2 anni fa davano dieci-dodici anni di vita alla discarica di Scarpino. Non possiamo più accontentarci delle parole, ma vogliamo vedere proposte precise e valutarle nelle commissioni competenti per elaborare una proposta efficace alla soluzione del ciclo dei rifiuti nella nostra regione”.

“Non è più accettabile che si proceda, come si è fatto fino a oggi, con lo scaricabarile anzi lo scarica-rumenta da una discarica all’altra della Liguria. Mettere una pezza all’emergenza, come si è fatto in queste settimana, traslocando rifiuti da Genova a Vado Ligure è una soluzione senza gambe che rimanda il problema ma non lo risolve, anzi se mai lo aggrava” conclude Torterolo.

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