Cronaca

Patteggiamento degli operatori Vada Sabatia, i genitori di una paziente: “Gravissimo che siano già fuori dal carcere”

Vado L. “Mi sembra una cosa gravissima che siano già fuori dal carcere”. Con queste parole i genitori di uno dei pazienti del Nucleo 3D della Rsa Vada Sabatia hanno duramente commentato la notizia del patteggiamento e della conseguente revoca delle misure cautelari degli operatori finiti sotto inchiesta per i maltrattamenti verso gli ospiti disabili della struttura.

Dopo che sei degli indagati, la settimana scorsa, hanno definito la loro posizione patteggiando pene dai 14 ai 20 mesi, i famigliari di una delle vittime degli abusi non hanno trattenuto il loro sdegno e hanno commentato così la notizia: “Tutta l’inchiesta è nata dai maltrattamenti subiti più di due anni fa da mia figlia. Quindi mi sembra una cosa gravissima che siano già fuori dal carcere”.

“Mi auguro -proseguono i genitori – che non trovino più un lavoro nel sociale, fino a che non si siano resi conto della estrema gravità dell’accaduto, e che non si presentino più all’Istituto come ha già fatto qualcuno! Mi dispiace, ma io non credo più nella Giustizia, purtroppo”.

A proposito dell’ipotesi del trasferimento dei pazienti del Nucleo 3D dalla Rsa di Vado i famigliari hanno aggiunto: “Confermiamo che lo spostamento aggiungerebbe oltre al danno la beffa, in quanto spostare un disabile psichico dal luogo del malrattamento è doveroso, ma non dalla struttura in quanto nel caso di persone affette, per esempio, da qualche forma di autismo, il fatto potrebbe comportare un aggravamento del quadro clinico del soggetto in questione. Auspichiamo che i controlli siano fatti in modo accurato”.

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