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Nuovo “Bacigalupo”: non un semplice stadio, un centro sportivo. Martino: “Spazio a discipline minori ed eventi di prestigio”

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Savona. Il Bacigalupo come lo Juventus Stadium, una “cantera” alla maniera del Barcellona: sogna in grande il presidente del Savona Calcio Aldo Dellepiane che, in esclusiva a Ivg.it, ha svelato i primi dettagli del progetto del nuovo stadio.

Un’idea, quella di ristrutturare il Bacigalupo, di cui si parla ovviamente da tempo: ma per la prima volta alle semplici speranze si affiancano i primi numeri. Uno stadio da 10/15mila posti, adatto alla Serie B, che possa nel contempo essere una vera e propria cittadella pensata anche per altri sport, nonché ospitare eventi di grande spessore: al momento nel savonese non esiste un polo adatto, tant’è che per la visita del Papa a Savona si è dovuto ripiegare sul parcheggio di piazza del Popolo mentre per un grande evento musicale come il prossimo Take Off si è guardato all’aeroporto Panero di Albenga.

L’iter del progetto ora è quello previsto dalla finanziaria 2013: il gestore dello stadio (il Savona Fbc), insieme ad un soggetto privato, può accedere al credito sportivo presentando al Comune un progetto che l’amministrazione deve avallare entro 90 giorni. E l’approvazione dell’assessore allo sport Luca Martino, a meno di clamorosi colpi di scena in sede progettuale, pare certa.

“Non posso che accogliere con favore l’idea di un nuovo stadio – commenta a caldo Martino – già nelle scorse settimane mi sono più volte confrontato con la società su questa ipotesi. Ora ovviamente attendo il progetto, ma condivido fin d’ora le linee che abbiamo concordato, come l’idea della pluralità di un centro sportivo che accolga anche le discipline minori; e mi intriga il fatto che lo spazio possa fare da cornice anche ad eventi di prestigio”.

Ma Dellepiane non si ferma allo stadio: l’intenzione del patron del Savona Fbc è quella di acquistare personalmente dalla diocesi anche il campetto del Csi, oggi dismesso, per mettere a disposizione della squadra strutture di allenamento più adeguate. “Anche questo sarebbe un bel passo in avanti – concorda Martino – noi guardiamo a quel campo da tempo, lo avevamo individuato come soluzione per l’hockey, ora sarebbe perfetto per trasferire lì il rugby che oggi è costretto a convivere con l’atletica alla Fontanassa”.

Non solo sport e cultura in gioco nel nuovo Bacigalupo, ma anche sociale: l’idea della “cantera”, mutuata dal modello spagnolo, è quella di un punto di riferimento per i giovani calciatori e le loro famiglie, con i ragazzi che, all’uscita da scuola, verrebbero accolti nella struttura per il pranzo e i compiti ancor prima che per l’allenamento.

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