Economia

Maltempo, non solo danni. Coldiretti: “Boom di funghi fuori stagione”

funghi

Cairo Montenotte. L’estate “pazza” di questo 2014, con i mesi di giugno e luglio da record per piovosità, ha provocato uno straordinario boom fuori stagione per i funghi anche in Val Bormida, con le raccolte avviate con un mese di anticipo rispetto alla media.

Nei boschi, soprattutto dell’alta valle, a Calizzano, come a Osiglia, Bardineto e Murialdo, i raccolti di porcini sono stati più che soddisfacenti. Oltre al “re dei funghi”, come viene soprannominato il Boletus Edilis (volgarmente porcino), i cercatori più abili e fortunati si sono imbattuti nell’ottima Amanita Caesarea, il prelibato ovulo, comunemente chiamato “coccona” in dialetto valbormidese.

In questa stagione estiva, le perturbazioni che hanno provocato gravi danni alle coltivazioni agricole e frenato le partenze dei vacanzieri, con perdite per agricoltura e turismo che hanno già superato il miliardo, hanno invece anticipato e favorito la nascita dei funghi che, per essere rigogliosa, richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole, con 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco.

Le previsioni, sul territorio nazionale, sono per un raccolto superiore a quello delle annate normali in cui si stima che negli oltre 10 milioni di ettari di bosco che coprono un terzo dell’Italia si realizzi una produzione di circa 30 mila tonnellate tra porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agli appassionati.

“L’attività di ricerca – afferma il presidente della Coldiretti savonese Gerolamo Calleri – non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri, ma svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive, dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di ‘professionisti’ e numerose aziende agricole del territorio, impegnate a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici. Molto apprezzati e ricercati, infatti, sono i funghi sott’olio dell’alta Val Bormida, tra i migliori in Italia in quanto a qualità”.

“Le buone prospettive per la raccolta dei funghi – prosegue – sostengono la crescita del turismo ecologico nelle aree verdi che ha raggiunto in Italia il record storico a 12 miliardi nel 2013, con un progressivo aumento del fatturato, ma anche delle presenze negli anni della crisi, in controtendenza rispetto alle vacanze tradizionali. Una tendenza che interessa anche le aziende agrituristiche, il cui numero negli ultimi dieci anni è aumentato del 57% ed ha raggiunto la cifra record di 20474”.

La vera rivoluzione è però legata al fatto che l’agriturismo non è più solo mangiare con le aziende autorizzate alla ristorazione (10144) che sono state sorpassate in numero da quelle che offrono anche altri servizi, salite a ben 11982 con attività come: l’escursionismo (3324), la mountain bike (2785), i corsi di cucina, orto, cucito o altro (2009), l’equitazione (1489), il trekking (1821), le fattorie didattiche per i più piccoli (1251) e le osservazioni naturalistiche (932) che sono in rapida espansione.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.