Loano, bocconi avvelenati in zona Fornaci: veleno per topi in mezzo al cibo per cani

bocconi avvelenati

Loano. “Eppure non sono cani fastidiosi. Abbaiano solo se vedono altri cani passare, ma sono inoffensivi: giocano sempre coi miei figli di 3 e 6 anni, che è tutto dire”. Non si dà pace Manuela Boattin, loanese padrona di due cani di 5 e 10 mesi, dopo il ritrovamento davanti al cancello della sua abitazione di via Montello, in zona Fornaci, di alcune crocchette mescolate a veleno per topi.

Piccole palline rosse, in mezzo a normali crocchette marroni, messe lì a bella posta per colpire i due cani: il più piccolo è un pitbull maschio, la più grande un pastore belga incrociata con pitbull. Il primo tentativo di avvelenarli risale a cinque giorni fa: “La mattina siamo usciti dal cancelletto pedonale come di solito – racconta Manuela – appena fuori i due cani si sono avventati su queste crocchette, che essendo vicinissime al cancello non erano visibili finchè non l’ho aperto. Il primo giorno, però, ho visto solo quelle marroni e non mi sono preoccupata: ho pensato le avesse perse una ‘gattara’ che sta qui vicino”.

Il giorno dopo, però, nuovo regalino davanti al cancelletto, e così quello seguente. Il secondo giorno Manuela impedisce ai cani di mangiarle e getta in un tombino le crocchette a terra; il terzo giorno, insospettita, ne raccoglie alcune e immediatamente sente le mani bruciare. Allarmata, prende appuntamento con la veterinaria per farle analizzare. Il responso, però, è immediato anche senza analisi: veleno per topi. Un veleno ad effetto tardivo, dai 5 ai 7 giorni dopo l’ingestione.

Una scoperta che ora genera molto apprensione in Manuela (i cani potrebbero stare male da un momento all’altro) ma anche nel vicinato: un ritrovamento simile è stato fatto anche in un’abitazione vicina. Per i cani, finora, solo piccoli sintomi (collegabili però anche ad altri malesseri) e una terapia già iniziata, nella speranza di scongiurare il peggio.

Manuela intanto promette battaglia: “Mi sono rivolta ai carabinieri, recupererò le crocchette che avevo gettato e cercheremo di risalire al responsabile”. Anche il tam tam in rete è iniziato: i bocconi letali potrebbero essere stati lasciati in altre aree.

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