Garlenda: un sabato mattina al Meeting Fiat 500 tra tavola rotonda e auto da corsa

Garlenda. Come di consueto il sabato mattina del Meeting Mundial è dedicato alla cultura e alla tecnica. Questa mattina TGEvents con la conduzione di Marco Dottore (Eccoci Eventi) ha ospitato presso il Parco Villafranca di Garlenda un “salotto” televisivo aperto al pubblico nel quale si sono susseguiti diversi incontri.

Il primo intervento è stato fatto da Piero Canale ed Alessandro Pisani della Bardahl S.p.a., sponsor del Club e del Meeting, che hanno illustrato le caratteristiche tecniche del loro olio per motore con “barriera di protezione permanente” unico nel suo genere per la corretta conservazione dei motori. A fianco del palco fa bella mostra di sé il Motorhome, un incredibile camion giallo e nero che funge da stand e zona di accoglienza per il pubblico.

Verso le 11 Fulvio Barolo ha presentato il libro “Una di noi”, simpatico racconto delle proprie avventure vissute con la 500 di famiglia in compagnia della moglie Barbara, che ha disegnato le vignette del libro, e del figlio Jacopo di 12 anni, futuro cinquecentista.

Il momento culturale è proseguito con la presentazione del libro “La passione continua”, realizzato da Ivana Mantero Giacobbe e Francesca Caneri, edito da 500 Club Italia Edizioni, che racconta l’incredibile storia del Club di Garlenda che in 30 anni di attività è diventato il più grande Club di modello al mondo. Il libro è omaggiato ad ogni equipaggio che partecipa al Meeting ed è un riconoscimento per tutti coloro che hanno contribuito a questa realtà.

Il talk show della mattinata si è concluso con una bella presentazione dei “Formula Monza 875” da parte di chi ha fortemente voluto che queste auto da corsa tornassero a nuova vita. Il socio Aldo Grassano, della scuderia Grassano Racing e Ugo Elio Giacobbe, conservatore del Museo della 500 “Dante Giacosa”.

Il pubblico intervenuto ha seguito con molto interesse la storia di queste auto dotate del motore della 500 Giardiniera, che raggiungevano elevate velocità in pista, abituando i giovani piloti a gestire una vettura da corsa in vista di passare a cilindrate e prestazioni superiori. Sono auto che hanno scoperto i veri talenti della Formula 1, come Michele Alboreto: proprio al Museo della 500 “Dante Giacosa” in questi giorni è ospitato il Formulino” del mitico pilota.

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