Sport

Dellepiane ad IVG, “Ecco come sarà il nuovo Bacigalupo”: stadio, cittadella sportiva e ‘cantera’

aldo dellepiane

Savona. Silenzio, parla il presidente e, come suo costume, non è mai banale. In esclusiva ad IVG.it, dopo la fine del campionato, il numero uno savonese torna a parlare della sua “creatura” e, dalle sue parole, traspare tutta la volontà di investire nel “progetto” Savona con un orizzonte che guarda lontano.

Se la parte del calciomercato, stabilito il budget, è nelle mani del tecnico Corda che, in queste ore, sta cercando di sostituire i pezzi da novanta che hanno lasciato la città della Torretta, tutto il resto è nella testa e nei progetti del cavaliere.

I progetti sono ambiziosi e vanno nel segno tracciato nella conferenza stampa di inizio marzo quando proprio  il presidente, con al fianco l’allenatore, presentò “urbi et orbi” i progetti per il nuovo stadio.

In quell’occasione, a dire il vero, il numero uno parlò di speranze aggiungendo:  “Sono abituato ai fatti e non alle parole”.

E, il momento dei fatti, sembra essere arrivato.

“Il progetto c’è, è concreto. Sono pronto ad investire per un impianto che non vedrà la partecipazione economica degli Enti pubblici. Sarà uno stadio destinato a vivere 7 giorni su 7 e, soprattutto, uno spazio capace di ospitare anche grandi eventi, concerti. Uno spazio che, ad ora, non c’è a Savona”.

E, in effetti, se si pensa che appuntamenti importanti per la città – vedi Expo, visite di papi – sono ospitati in un parcheggio, uno stadio che faccia da “contenitore” di eventi potrebbe richiamare a Savona grandi firme del panorama nazionale.

Il cavaliere, a riprova della concretezza del progetto, dà i numeri dei costi dell’operazione: “Il nuovo stadio dovrà essere capace di autofinanziarsi.  Costruiremo un impianto da 10/15 mila posti. In pratica, costerà 600€ a spettatore”.

Tutto sembra pianificato. La “Ciudad” sportiva, sul modello delle società più avanzate potrebbe estendersi ben oltre il ‘tracciato’ dell’attuale Bacigalupo: “Stiamo trattando con la Diocesi per provare ad acquisire il campetto del CSI – rivela il presidente – Vogliamo costruire uno stadio da serie B ma che punti anche sulle strutture”.

E la questione strutture è un “chiodo” fisso di Dellepiane che, su questo, in nessun momento ha avuto una visione diversa da quella del proprio allenatore.

Fu proprio Corda a mettere sul tavolo la criticità delle strutture con la prima squadra costretta ad allenarsi al “Ruffinengo” e le giovanili costrette a girovagare per la provincia.

“Per stare al passo con squadre come Vicenza e Como bisogna avere campi di allenamento adeguati”, disse il tecnico sardo trovando terreno fertile nel presidente.

E, il tempo della raccolta sembra avvicinarsi sempre di più. Per il presidente Dellepiane, comunque, i campi di allenamento per le giovanili rappresenteranno solo un tassello di un progetto più ambizioso. Un progetto ambizioso che vuol fare del Savona una squadra, nel suo piccolo, modello.

Stadio e città sportiva, infatti, nelle intenzioni del numero uno biancoblù dovranno diventare un punto di riferimento per i giovani calciatori e per le loro famiglie.

“Vogliamo costruire una struttura che consenta ai ragazzi di essere accolti all’uscita della scuola, di poter mangiare nelle nostre strutture, di fare i compiti e, poi, di allenarsi”.

A sentir parlare Dellepiane, riecheggia chiaramente il modello “cantera” del Barcellona che ha “costruito” tanti campioni ma ancora più “uomini”.

Dellepiane non si spinge così oltre ma il progetto è ben delineato: “Se troviamo l’accordo per la gestione del campo del CSI con la Diocesi, in poco tempo possiamo istallare dei prefabbricati che consentano ai ragazzi di mangiare lì e di fare i compiti. Vogliamo insegnare dei valori e non solo a giocare a calcio”, conclude il numero uno savonese.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.