Lettera al direttore

“Biker accusati di distruggere i sentieri, e poi si lamenta il calo dei turisti: un paradosso”

ciclismo, campionato mondiale di mountain bike a Finale

Le contraddizioni di questa meravigliosa Liguria.

Ieri ho aperto il giornale ed ho trovato due articoli che mi hanno veramente spaventato. Uno, quello allarmistico che denuncia la distruzione dei sentieri da parte dei biker, e l’altro il grido di allarme del presidente degli albergatori per la diminuzione dei flussi turistici. Questo è veramente un paradosso!

Da anni il fenomeno dei biker ha portato nuova linfa a Finale Ligure e ad un entroterra che era già morto ed ha fatto nascere attività come agriturismo, bar, ristoranti, guide, conduttori di shuttle, negozi di abbigliamento specializzato sull’arrampicata e sulla mountain bike, negozi di biciclette e di materiale per l’arrampicata, alberghi ristoranti e supermercati. Il numero di persone che durante l’anno hanno avuto un posto di lavoro grazie a questo fenomeno è enorme e proprio in un momento così difficile è una benedizione.

I sentieri utilizzati dai Biker erano in parte già chiusi e nessuno li curava da anni, grazie al fenomeno dell’outdoor sono stati riaperti e gruppi di volontari hanno iniziato ad occuparsi della manutenzione rendendoli fruibili a tutti. Mettere in discussione un fenomeno di questo livello non solo è da incoscienti ma dimostra la cecità turistica di chi abita e di chi amministra questa regione. E’ giusto che il fenomeno venga controllato e ben condotto dalle amministrazioni ma soprattutto è il momento che queste amministrazioni aprano i borsellini ed inizino a sostenere i fenomeni che portano flussi turistici ed occupazione.

Esiste un progetto, depositato in comune a Finale Ligure, dei CIPS (comitato indipendente pulitori Sentieri) che prevede la manutenzione di questi sentieri e la cartellonistica. La cartellonistica prevede di dividere i sentieri per il loro grado di difficoltà, di segnalare chi lo utilizza maggiormente, segnalare i punti di criticità (incroci pericolosi), di informare la flora e la fauna che vive sul sentiero, l’altimetria e soprattutto le coordinate geografiche che in caso di incidente sono indispensabili alle forze dell’ordine per il recupero.

Questo progetto garantisce il mantenimento e la fruibilità di tutti i sentieri presenti nel comune di Finale Ligure e grazie all’interessamento delle amministrazioni potrebbe essere allargato a tutto il finalese.

Dall’altra parte il presidente degli albergatori si è accorto che i flussi turistici sono diminuiti.
La regione Liguria da decenni considera il turismo come Cenerentola ed ha dedicato solo le briciole del proprio bilancio per il miglioramento dell’offerta turistica e dei servizi. Soprattutto il ponente è stato dimenticato, basta vedere la ferrovia che lo serve e soprattutto i due svincoli autostradali di Savona e di Arenzano. Ma chi li ha progettati? Immettere un’autostrada a 3 corsie su un ponte con una sola corsia e far uscire il traffico per Torino su una sola corsia che si incrocia con il traffico in uscita da Savona.

Il peggio è sicuramente il programma di promozione che viene sviluppato. Il sito della regione è costato molto ma non ha dato i risultati previsti, da anni si parla di attivare delle offerte di nicchia come quelle per le famiglie e per l’outdoor ma gli investimenti sono sempre fermi al palo. Quando si sceglie una ditta per la creazione e la promozione del territorio si riesce sempre ad individuare quella meno esperta nel settore. Ci sono siti di consorzi e di gruppi di imprenditori che con poche risorse sono riusciti ad avere risultati migliori dei siti regionali.

Una città come Finale Ligure negli anni 60 aveva molti servizi dedicati al turismo che da anni sono stati tolti. In tutte le spiagge si poteva ballare e restare fino a tarda sera, vi era la scuola di Sci nautico, di vela e di Windsurf, una carrozza a cavallo univa Finalborgo con Calvisio ed il divertimento era all’ordine del giorno. Oggi le normative hanno soffocato ogni attività e pian piano questa città diventerà un dormitorio legalizzato. Forse è arrivato il momento che si cerchi di tutelare tutte le attività che portano turismo e posti di lavoro sul nostro territorio e si intensifichino gli investimenti per far arrivare gente in questa meravigliosa regione.

Giovanni Capra – Hotel del Bambino, Mtb Hotel, Velamania

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