Albenga. “La questione del Depuratore accompagna i cittadini dal lontano 1982, quando il Comune si apprestò a stanziare 1.7 miliardi di lire per la sua costruzione. Sono passati trentadue anni e ora, con la tagliola delle sanzioni europee che verranno comminate dal 2015, dobbiamo correre per allacciarci al depuratore di Borghetto Santo Spirito”. A denunciarlo il MoVimento 5 Stelle di Albenga, che sollecita chiarimenti alla giunta Cangiano.
Il movimento pone all’amministrazione alcuni quesiti. “È stata avviata una comparazione economica che evidenzi i costi di costruzione di un impianto che allacci tutte le zone di Albenga compreso Vadino? Con il collegamento al Depuratore di Borghetto continueremo a scaricare i liquami poco al di là dell’Isola Gallinara, che è tra i nostri punti turistici più suggestivi? È stato considerato il ritorno delle acque depurate?”.
“Sono state già stabilite delle quote di depurazione visto che il Comune che gestisce l’impianto ha anche la gestione economica della bollettazione – chiedono ancora i grillini – e infine è stato considerato che la città ha solo in parte un impianto fognario distinto tra acque nere e bianche e che il volume di reflui da depurare sono molto maggiori rispetto a un Comune con impianti separati?”.
“Questo annoso problema mina la qualità delle acque del nostro mare e relega all’inciviltà e illegalità il nostro Comune – affermano i pentastellati – auspichiamo che vengano considerati anche i Comuni delle valli Pennavaire e Arroscia, coinvolte dal medesimo problema”.