Politica

Albenga, la minoranza accusa la giunta Cangiano: “Impreparati, non riescono a dare risposte”

albenga comune

Albenga. “Berruti chiama, la Guerra risponde”, questo l’incipit della nota diffusa da Eraldo Ciangherotti, Rosy Guarnieri, Ginetta Perrone e Cristina Porro, consiglieri di minoranza.

“Parole testuali – proseguono – ‘I soci ci hanno chiesto di votare a favore, e noi lo facciamo’. Così la capogruppo del Pd Emanuela Guerra ha chiuso, in fretta e furia, tra imbarazzo e disagio, la discussione in Consiglio comunale, prima che la maggioranza approvasse all’unanimità la modifica dello statuto della società a partecipazione pubblica Insediamenti Produttivi Savonesi S.c.p.a., per consentirle di diventare, a breve, un soggetto imprenditoriale autonomo. Questo, nonostante le perplessità da noi fatte emergere, che avevamo chiesto al sindaco Cangiano di ritirare la partecipazione di Albenga con il suo 2.07% dalla compagine societaria proprio per la situazione debitoria che, nell’ultimo bilancio disponibile, supera i 18 milioni di euro”.

E così, nella discussione, dai banchi della minoranza sono stati avanzati dubbi. “Domande precise – raccontano – alle quali nessuno – né il Sindaco Cangiano, del tutto impreparato sull’argomento, né alcun componente della maggioranza – ha saputo rispondere: 1. quali progetti concreti per Albenga ha realizzato Ips dal 1982, anno di fondazione, ad oggi? 2. Con la modifica dello statuto quanto costerà alle collettività il mantenimento degli organi amministrativi della società partecipata? 3. Perché Ips che è nata come incubatore per “studiare, promuovere e realizzare programmi e piani di sviluppo economico, in coerenza con le scelte programmatorie e pianificatorie degli Enti pubblici partecipanti del territorio provinciale”, oggi diventa soggetto che può fare impresa immobiliare come privato con i soldi pubblici e che magari, in forza della partecipazione dei tanti enti pubblici, accedere a scorciatoie per ottenere titoli edilizi e magari tentare di salvare gli eventuali bilanci in rosso?”

Le domande incalzanti continuano: “4. quali interventi urbanistici e di riqualificazione urbana, anche tramite operazioni immobiliari, ha intenzione di realizzare Ips? 5. perché, già solo nell’elenco degli appalti del 2013, vi sono 130 appalti, per un totale complessivo di 518.901 euro, di cui 128 (ben il 98.4%) assegnati in economia con affidamento diretto e, guarda caso, a consulenti e imprenditori che hanno sede sociale in comuni limitrofi a Savona, per la stragrande maggioranza “rossi”? 6. quando decade l’attuale Presidente Carlo Ruggeri, membro del Pd, ex sindaco di Savona ed ex assessore regionale, ricompensato per il suo ruolo in Ips con 30 mila euro l’anno più rimborsi?”

E ancora: “Mentre Renzi si scaglia contro l’impero delle partecipate, che in Italia mantiene settemila enti che stipendiano 300 mila dipendenti, fatturano 43 miliardi di euro e ne investono 115 miliardi, rappresentando un grande spreco, pubblico e politico che dà da mangiare a 16 mila amministratori, 12 mila componenti degli organi di controllo e circa tremila dirigenti, il poco renziano sindaco di Albenga Giorgio Cangiano che fa? Si trasforma in mero esecutore degli ordini dall’alto, entra subito nella discussione sulla pratica Ips per rassicurare l’intero consiglio comunale che adesso, all’ordine del giorno, è importante votare la modifica della nuova mission di Ips”.

“Non è preparato, il primo cittadino, a rispondere alle lecite perplessità avanzate dalla minoranza. Ancora più in confusione l’assessore al Bilancio, l’esordiente Allaria, relatrice della delibera, che si accorge di non aver capito la pratica e di aver inteso solo la necessità di modificare lo statuto per un obbligo di legge. Entrambi hanno insistito nel voler chiudere velocemente il dibattito per dare, senza troppe polemiche, la possibilità ad Ips di diventare un soggetto privato autorizzato a partecipare, motu proprio o su indicazione dei soci pubblici, agli strumenti di finanza agevolata inclusa la partecipazione ai bandi comunitari utili al conseguimento degli obiettivi societari”, sottolineano i consiglieri di minoranza.

“I soci chiedono, Pd e liste Civiche subito obbediscono scondinzolando. Nelle sedi di Savona e Genova del Pd deve essere piaciuto lo slogan ‘Con Cangiano possiamo’, al punto da interpretarlo e trasformarlo in ‘Con Cangiano possiamo fare tutto ciò che vogliamo’. Con buona pace dei cittadini di Albenga”, concludono Eraldo Ciangherotti, Rosy Guarnieri, Ginetta Perrone e Cristina Porro.

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