Varazze. Marilena Ratto ha rassegnato le proprie dimissioni da consigliere di comunale di Varazze. A comunicare la propria decisione è stata la stessa ex candidata sindaco attraverso una nota.
Una decisione che qualcuno, soprattutto tra gli avversari e i “maligni”, aveva paventato il giorno stesso della sconfitta elettorale. Una sconfitta ancora più bruciante dopo il risultato delle Europee, in cui il Pd a Varazze aveva fatto man bassa; ma quei voti, alle amministrative, non sono finiti alla candidata Pd Marilena Ratto, bensì al suo avversario e “transfugo” del Pd Alessandro Bozzano.
E così, mentre ancora il neosindaco era impegnato a festeggiare, qualcuno fuori dal palazzo comunale già ipotizzava che Marilena Ratto, una volta persa la corsa, potesse lasciare il proprio posto al primo dei non eletti della sua lista: Carlo Giacobbe. Proprio l’ex primo cittadino di Vado Ligure che, sempre secondo gli oppositori della Ratto, sarebbe stato in caso di vittoria il vero “sindaco-ombra” della città.
La motivazione delle dimissioni, tiene però a precisare Marilena Ratto, è molto più semplice. “Alla luce del risultato elettorale, e non avendo nessuna ambizione legata a personali carriere politiche, ritengo sia corretto, pur mantenendo vivo il gruppo “Varazze la tua città”, rassegnare le mie dimissioni dal consiglio comunale – spiega – e passare la mano a Paola Busso e Carlo Giacobbe, che con la loro competenza e la loro preparazione sapranno sicuramente svolgere un azione di controllo e un’opposizione costruttiva per il bene di Varazze”.
Ratto si guarda indietro e ripercorre i motivi che l’hanno spinta a intraprendere l’avventura politica: “Mi è stato chiesto di candidarmi a sindaco da alcuni amici e da forze politiche. Insieme abbiamo costruito un progetto ambizioso per i prossimi 5 anni, fatto di persone oneste, capaci e competenti, e da obbiettivi importanti che a nostro giudizio avrebbero potuto risolvere situazioni ormai insostenibili, legate alla qualità della vita, al lavoro e all’occupazione. Persone a cui chiedo scusa per essere venuta meno alle loro aspettative, persone che per sostenere la mia candidatura in alcuni casi hanno dovuto assumere scelte difficili, ma decise”.
“Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in noi e in questo progetto che attraverso il loro voto ci hanno dato la loro fiducia – continua – Purtroppo non abbiamo raggiunto l’obbiettivo, non siamo riusciti a comunicare il nostro messaggio di rinnovamento di onestà e di determinazione nell’assumere quelle scelte di cambiamento che in passato nessuno ha avuto il coraggio di fare”.
Tradotto: ad interessarle era il progetto di cambiamento, non il “far politica”. Da qui le dimissioni, con una riflessione: “Con la frammentazione dei consensi, circa 80% degli aventi diritti al voto non ha sostenuto la nuova amministrazione – fa notare Ratto – questo dovrebbe far riflettere tutti affinché si affermi un azione di governo basata sulla collaborazione e sul dialogo con tutte le componenti economiche e sociali di Varazze, evitando inutili e sterili polemiche”.