Vada Sabatia, 3 mesi di cassa integrazione per 26 dipendenti senza qualifica

Vada Sabatia

Vado Ligure. Sono 26, su 150 totali, i dipendenti della Rsa Vada Sabatia di Vado Ligure per cui scatterà la cassa integrazione in deroga per tre mesi. Una decisione frutto dell’inchiesta giudiziaria sulle violenze ai danni di alcuni pazienti disabili all’interno del Nucleo 3D, in seguito alla quale Regione e Asl avevano preso posizione pretendendo esclusivamente l’impiego di personale qualificato.

Si tratta quindi dei 26 dipendenti per i quali, in assenza di qualifica, Segesta aveva aperto nelle scorse settimane la procedura di licenziamento. “Abbiamo due ordini di problema per portare avanti la cassa in deroga – spiega Giovanni Oliveri della FP-Cisl – Il primo è che, ad oggi, la Regione non ha assunto alcun impegno scritto per i corsi di formazione che un domani possano consentire il reintegro dei 26; e dall’altro lato è necessario individuare al più presto, come richiesto dalla Asl, il nuovo soggetto che dovrebbe gestire la struttura, in modo da non avere delle ripercussioni sugli attuali ospiti dopo la chiusura del modulo 3D”.

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