Politica

Savona, le azioni della Provincia dal 2007 al 2013 raccolte in un libro

Savona. Presentato al Polo Accademico di Savona, giovedì 26 giugno, il volume realizzato dalla Provincia di Savona -Settore P.A.L.S.- “Casa Provincia dal passato al futuro”. Un vero e proprio resoconto che raccoglie, in due volumi, l’impegno dell’Ente provinciale nel perseguire gli obiettivi di una formazione professionale mirata alle reali esigenze del mercato del lavoro e della piena occupazione, considerati elementi cardine dello sviluppo e indispensabili presupposti strutturali della crescita economica.

“Le politiche della formazione, dell’istruzione e del lavoro hanno rappresentato una fondamentale attività condotta dall’Ente che rappresento, tanto da voler documentare, attraverso la pubblicazione di un primo volume, quanto l’istituzione Provincia aveva realizzato – ha dichiarato il presidente Vaccarezza – Il volume, che contiene le azioni di maggior interesse svolte dal 1993 al 2007, fu stampato nel 2009, data di avvio della mia esperienza amministrativa provinciale e già questa scelta sottolineava l’attenzione verso l’intero sistema formativo ed occupazionale, in un particolare momento dell’economia mondiale nel quale già comparivano i primi segnali di crisi. Volutamente ora pubblichiamo il secondo volume relativo alla programmazione comunitaria 2007/2013 che coincide con buona parte del mandato di questa Amministrazione”.

“Termina non solo un settennio di programmazione comunitaria, ma la presenza della Provincia come concepita dall’articolo 114 della Costituzione, mentre il 3 aprile 2014 è stata approvata la riforma che la fa diventare organo di secondo grado – ha proseguito Vaccarezza – Così non potendomi sottoporre ad un doveroso e desiderato nuovo giudizio elettorale mi è sembrato indispensabile almeno ‘restituire’ un pezzo del lavoro compiuto con passione ed attenzione, in un momento non facile di crisi che ci sta ancora disorientando e che peraltro si annuncia di lunga durata. Non sappiamo chi ci succederà in questa complessa materia ma voglio lasciare, insieme alla mia giunta ed al consiglio, una testimonianza che possa servire a riformulare non soltanto eventuali dispositivi che regolamentano la formazione professionale, ma anche e soprattutto a ripensare le correlazioni che la interconnettono con le diverse forme dell’economia: da quella immediatamente produttiva, a quella propriamente finanziaria, fino agli effetti che si scaricano sulla nostra quotidianità, determinando i ben noti e non sempre positivi riflessi sociali e politici”.

“Abbiamo lavorato rifiutando il rapporto meramente dialettico tra economia ed educazione, muovendoci semmai lungo taluni snodi per superare i ritardi e le assenze non sempre giustificabili – ha concluso il presidente – Lo abbiamo fatto con responsabilità e passione, insieme al personale che ci ha seguito nel percorso e che ringrazio, con un ridottissimo ‘costo della politica’ ma con l’orgoglio di aver operato come meglio potevamo in favore della comunità provinciale”.

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