Savona, campo nomadi alla Fontanassa: c’è’ la firma degli abitanti, parte la regolamentazione

palazzo sisto comune

Savona. Dopo anni di attesa, di rilievi tecnici, di assemblee e di tentativi infruttuosi, prende forma a Savona la regolamentazione della presenza delle famiglie abitanti nel campo nomadi della Fontanassa. I rappresentanti del Campo hanno controfirmato i 4 documenti base per iniziare l’iter della pratica: regolamento, domanda di accesso, accettazione della domanda e piantina del nuovo campo.

“Alla fine del lungo iter, si raggiungeranno diversi traguardi – dice l’assessore ai lavori pubblici Francesco Lirosi -: i residenti in loco (alcuni da circa 18 anni) potranno abitare in un sito migliore, sotto ogni punto di vista; le casette (obbligatoriamente di tipo rimovibile), comperate a spese dei residenti, saranno dotate di regolari allacci per luce, acqua e fogne, le cui bollette dovranno essere da loro pagate; le piazzole saranno 22 (17 da mq.54, 6 x 9 e 5 da mq.78, 6 x 13); il regolamento assume anche aspetti di forte severità: ad esempio, chi non dovesse pagare le bollette o si comportasse in modo incivile non potrà rinnovare il permesso; il soggiorno verrà concesso dal Comune per 2 anni e potrà essere rinnovato; i cittadini avranno una loro commissione, che vedrà la presenza di rappresentanti del Comune, rappresentanti nazionali delle loro associazioni ed esperti interessati; i residenti pagheranno un affitto poco più che simbolico e questi soldi verranno utilizzati per la manutenzione del sito; l’impegno globale è di circa 100.000 euro”.

“Dopo tanti anni, si vede concretamente la strada da percorrere. Ora bisognerà affrontare i consueti passaggi di giunta e di Consiglio ma, personalmente, credo opportuno anche un passaggio in maggioranza. Resto, comunque, completamente disponibile ad ogni consiglio e suggerimento” aggiunge Lirosi.

“In seguito si dovranno definire bando, anti mafia, attesa di eventuali ricorsi delle ditte escluse, assegnazione dei lavori.Dopo tutto ciò ci saranno le domande di ingresso nel nuovo sito, le accettazioni ed il tempo concesso per regolarizzare le abitazioni. Non si tratta, quindi, di un percorso breve ma, alla fine, sarà eliminato un sito vergognoso per la nostra città” conclude l’assessore savonese.

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