Cronaca

Omicidio Pietra, Visentini al gip: “Non ricordo nulla, mi sono reso conto che era morta all’arrivo dei soccorritori”

Savona. “Non ricordo nulla di quello che è successo”. Lo ha ripetuto più volte questa mattina Fabiano Visentini durante l’interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip Fiorenza Giorgi. L’uomo, in carcere da lunedì sera con l’accusa di aver ucciso a calci e pugni la convivente Alba Varisto, di 59 anni, come già era successo dopo l’arresto, quando si era trovato faccia a faccia con il pm, non ha saputo spiegare che cosa sia accaduto, nella notte tra domenica e lunedì, nell’appartamento al primo piano del condominio “Nel Sole”, in via Riviera 60 a Pietra Ligure.

“Non ricordo” ha spiegato al giudice Visentini che ha confermato solo di aver avuto una discussione con la donna: “Abbiamo litigato perché lei era andata a giocare alle slot machines e io non volevo che spendesse i soldi nel gioco. C’è stata una lite, ma io non ricordo altro”. “Non ho capito di averla uccisa, mi sono reso conto che fosse morta solo quando sono arrivati i soccorritori” ha aggiunto il quarantunenne che dice di non ricordare niente di più.

Visentini ha quindi un “buco” nei suoi ricordi che va dal momento della discussione con la compagna all’arrivo dell’equipaggio dell’ambulanza, intervenuta lunedì sera poco prima delle 20. Un arco temporale durante il quale Alba Varisto è stata prima picchiata a morte e poi abbandonata per ore sul pavimento, ormai priva di vita e con il corpo martoriato dalle botte.

Al termine dell’interrogatorio (l’uomo ha lasciato il tribunale poco prima delle 14 dopo che, intorno alle 12,40, era arrivato scortato dalla polizia penitenziaria ed aveva attraversato a testa alta, guardando direttamente nelle telecamere e senza più nascondere il volto, il corridoio del quinto piano del tribunale) il gip Giorgi ha convalidato l’arresto e confermato, come era prevedibile, la misura di custodia cautelare in carcere. Visentini, che è assistito dall’avvocato Francesca Aschero, resta quindi detenuto nel carcere Sant’Agostino di Savona con l’accusa di omicidio. Il difensore si è limitato a commentare: “Visentini non si è avvalso della facoltà di non rispondere, confermando quanto già comunicato in sede di interrogatorio innanzi al pubblico ministero. Ritengo opportuno non rilasciare alcuna dichiarazione in merito in considerazione del necessario riserbo istruttorio. Vero è che sono emersi aspetti che necessitano di dovuti approfondimenti”.

Il giudice Fiorenza Giorgi, dopo aver ascoltato l’uomo, è tornata sul tema della violenza contro le donne: “Parlare di femminicidio è sbagliato. Il termine femmina fa riferimento ad un’animale, qui parliamo di donne e di conseguenza siamo davanti ad un omicidio. Continuo a ripetere che le donne devono avere il coraggio di denunciare e di mettere alla porta un uomo la prima volta che alza le mani” ha ribadito il magistrato. “Questa donna non riusciva e liberarsi di lui ed ha pagato a caro prezzo quel legame malato. Aveva già avuto dei segnali, ma anziché denunciare le violenze le ha coperte”.

A proposito della lite per il gioco d’azzardo il gip ha precisato: “Abbiamo solo la parola di lui quindi non sappiamo quanto sia affidabile. Io posso solo dire che di casi ne ho visti tanti, ma questo è raccapricciante: l’ha ridotta come un sacco di ossa rotte”.

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