Le spiagge private e gli orari di chiusura inflessibili: su Facebook è polemica tra bagnini e clienti

spiaggia

Riviera. Nell’introdurre la nuova stagione estiva, iniziata ufficialmente ieri, si è ripetuto più volte quanto il turismo sia il cuore pulsante dell’economia ligure e quanto sia, in primis, l'”Industria dell’accoglienza”.

Le polemiche fra turisti e abitanti del posto si accendono appena possibile, l’ultima – in ordine di tempo – quella legata alla “chiusura” di tanti eventi della bella stagione che, sul social network, aveva ritirato fuori, tanto per cambiare, l’annoso confronto fra “invasori” e “invasi”.

Sull’ironica pagina Facebook “Non menare il belino al bagnino” è apparsa una foto di un bagnante rimasto sul suo lettino oltre l’orario di chiusura della spiaggia, circondato da nuvoloni neri.

“Volevo condividere con voi la resistenza eroica di questo immortale del lettino. Colui che rimane per ore sul lettino dopo l orario di chiusura senza nemmeno poter prendere sole e facendomi chiudere ad orari impossibili. Tu sei la nostra fonte di gioia”, questa la didascalia alla foto.

Non si sono fatti attendere i commenti piccati di chi non è d’accordo. “Non comprendo il vostro scritto. Chi permane oltre l’orario è quella persona che paga lo stipendio al bagnino infastidito. A tale bagnino consiglierei, invece, di cambiare tattica perché oltre ad avere la possibilità di continuare a percepire uno stipendio (se il cliente è soddisfatto) magari potrebbe anche guadagnarsi una lauta mancia”. E ancora: “La spiaggia la pago e rimango sino alle 19”.

Dietro ad un semplice battibecco virtuale potrebbe però nascondersi una questione di importanza più rilevante. Gli stabilimenti balneari farebbero bene a rimanere aperti oltre le 19, organizzando anche eventi collaterali per attrarre nuovi clienti? C’è chi sostiene, che in Liguria, manchi un pezzo fondamentale del successo di ogni buon locale sulla spiaggia che si rispetti: il tramonto del sole.

Il tramonto, appunto, avviene a monte. Lo spettacolo dell’alba è qualcosa di impagabile, ma la presenza del sole che si nasconde fra le onde regalerebbe una marcia in più a molti locali e l’economia potrebbe notevolmente giovarne. Dove sta la ragione dunque? Nel rispetto ligio dell’orario prestabilito e nell’adottare una “manica” più larga nei confronti dei tanti turisti che popolano le nostre spiagge?

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