Cronaca

Laigueglia, 4 mesi dalla scomparsa di Marisa Comessatti. Le figlie: “Non può essere suicidio, nostra madre è stata uccisa”

Laigueglia. Sono trascorsi 4 mesi dalla scomparsa di Marisa Comessatti, la donna la 61enne laiguegliese sparita nel nulla nella mattina di venerdì 21 febbraio.

Il caso è arrivato fino alla trasmissione televisiva di Rai 3 “Chi l’ha visto?”, condotta da Federica Sciarelli, e su Canale 5 nel contenitore pomeridiano di Barbara D’urso “Pomeriggio 5”. Gli appelli in Francia, la disperazione delle figlie e dei parenti, il ritrovamento della sua auto a San Bartolomeo a Mare, lo scoraggiamento, fino alla fiaccolata “per non dimenticare del 2 maggio.

Ieri, le parole della figlia Lara postate sul gruppo “Troviamo Marisa”: “In questi 4 mesi ho già pensato di tutto: prima credevo che avessi avuto un malore o un’amnesia, ma al massimo in 48 ore ti avrebbero ritrovata; poi ho valutato l’idea del suicidio, ma anche in questo caso ormai ti avrebbero individuata”.

“Adesso ritengo – prosegue la figlia Lara – che la spiegazione più logica sia che qualcuno ti abbia fatto del male e mi dà fastidio che questa persona resti impunita, tanto fastidio…”

Sulla stessa scia le parole della sorella Nada, che esclude con fermezza l’ipotesi del suicidio: “Concordo con mia sorella. Sicuramente non c’è nulla di volontario in ciò che mia mamma ha fatto, quindi bisognerebbe cercare chi le ha fatto del male! Io e mia sorella non ci daremo pace finché non troveremo la ‘mano oscura’ che ha fatto ciò”.

Tanti i commenti di solidarietà nei confronti delle figlie di Marisa Comessatti: “Indignazione. Questo è quello che provo ogni volta che penso al caso di tua mamma. Indignazione perché nessuno dovrebbe sparire nel nulla. Indignazione per fatti che non dovrebbero accadere. A nessuno. Perché il male e la violenza purtroppo si annidano ancora in troppe persone e luoghi. Indignazione anche per chi vede e tace, ma soprattutto per chi è colpevole ed è sicuro di rimanere impunito. Indignazione per la sua morale sporca e malvagia. Ma alla fine credo fermamente che con impegno e pazienza si arrivi ad una giustizia, sia in casi come quello di tua mamma come in altri. Un abbraccio a voi ragazze e anche ad altre persone che si trovano nelle stesse tristi condizioni”, commentano.

Quel che è certo è che sono passati 4 mesi da quella fredda mattina di fine febbraio, quando Marisa scomparve nel nulla e non si hanno avuto più sue notizie.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.