Cronaca

“La droga era marcia, l’avevo da 2 anni”: si giustifica così il 40enne arrestato a Pietra, ma poi patteggia

Savona Tribunale

Pietra L. “Quella droga era marcia signor giudice, l’ho comprata due anni fa e mi era rimasta lì”. Ha tentato di giustificarsi così questa mattina, durante il processo per direttissima in tribunale, Massimiliano Cechini, il quarantenne torinese arrestato ieri sera dai carabinieri di Pietra Ligure con l’accusa di dentenzione ai fini di spaccio di stupefacente. L’uomo in aula ha dato una spiegazione decisamente originale sul possesso di due chili di marijuana trovati nella sua stanza d’albergo: “L’avevo comprata in un bar di Torino e pagata mille euro. Era rimasta lì, era marcia ma ho tentato di rivenderla comunque e allora me la sono portata dietro in vacanza”.

Una giustificazione che non gli ha evitato una condanna: Cechini ha patteggiato venti mesi di reclusione e quattro mila euro di multa. Il giudice Filippo Pisaturo non gli ha concesso nessuna sospensione condizionale della pena e il quarantenne resta quindi in carcere.

Cechini da qualche giorno alloggiava in una stanza di hotel di Pietra Ligure dove, ieri sera, i carabinieri hanno trovato due chili di marijuana e un bilancino elettronico di precisione. Elementi sufficienti per far scattare per lui le manette. I militari da giorni ne monitoravano gli spostamenti: l’uomo infatti era stato notato in atteggiamenti sospetti (intorno a lui si generava spesso uno strano via vai) sul lungomare pietrese. Una circostanza che aveva convinto i militari a far scattare una perquisizione nel suo domicilio, ovvero la camera d’albergo.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.