Economia

Incontro al Mise per Piaggio, Burlando viaggia sul P180 e scoppia la polemica. Torterolo: “Scelta sbagliata e inopportuna”

p180

Finale/Villanova. In queste ore cresce la polemica intorno al viaggio che il presidente della Giunta regionale, Claudio Burlando, avrebbe effettuato a bordo di un aereo P180, in compagnia dei vertici della Piaggio, per prendere parte all’incontro al Mise a Roma, decisivo per il futuro dell’azienda e soprattutto per il destino dei tanti lavoratori coinvolti e che attendono una risposta.

Interviene a gamba tesa il consigliere regionale Maurizio Torterolo che attacca: “Mi pare fortemente da stigmatizzare il comportamento tenuto dalla Regione che ha deciso di viaggiare in prima classe su un aereo privato in compagnia di una delle due parti in causa della vicenda”.

“Mentre – prosegue – la controparte anch’essa invitata all’incontro, ovvero la delegazione dei lavoratori, ed i loro rappresentanti sindacali, hanno viaggiato in autostrada come tocca ai comuni mortali. Ho presentato a tal fine un’ interpellanza urgente al Consiglio regionale della Liguria, affinché emergano i retroscena di questa scelta che comunque io giudico aprioristicamente sbagliata ed inopportuna da parte del presidente della nostra Regione”.

“Mi preme ricordare che – sottolinea Torterolo – nei mesi scorsi, a nome del gruppo regionale della Lega Nord, in qualità di commissario della sesta Commissione consigliare, richiesi per ben due volte la partecipazione dei rappresentanti dell’ azienda alla commissione medesima al fine di conoscere le loro intenzioni sul piano industriale della Piaggio. Ma in entrambi i casi, invitati ufficialmente a relazionarci, i vertici aziendali disertarono i lavori della Commissione non ritenendo nemmeno opportuno mandare uno qualunque dei loro dirigenti e già in allora stigmatizzai questo comportamento ritenendolo irrispettoso nei confronti delle istituzioni, dei lavoratori e delle loro famiglie”.

“Allo stesso modo sono stupito, oggi, del comportamento della stessa azienda che, quando si tratta di recarsi al Ministero a Roma, non si fa scrupoli a caricare in aeroporto a Genova, su un aereo privato, il presidente per trasferirlo comodamente, insieme ai suoi dirigenti, nella capitale. Voglio ricordare come siano lontani i tempi in cui i presidenti di Regione, che si richiamavano ai valori della sinistra, si recavano a Roma insieme ai rappresentanti dei lavoratori per tutelarne gli interessi. Oggi, gli stessi presidenti scelgono invece di compiere il viaggio con i rappresentanti dei padroni'”, precisa il consigliere regionale.

“Aspetto risposte esaustive e convincenti dalla Giunta regionale nel Consiglio in cui si risponderà alla mia interpellanza”, conclude Torterolo.

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