Festival anni ’60, per le strade di Alassio anche l’auto appartenuta al nonno di Churchill

Alassio. Entra nel vivo il Festival anni ’60 promosso da Riva Historical Society e Rolls-Royce Enthusiasts Club. L’evento porta ad Alassio il pubblico delle grandi occasioni, ma anche automobili e motoscafi che hanno attraversato la storia del ‘900, conservando il fascino dei grandi personaggi del secolo scorso.

C’è la Phanthom I risalente al 1928 ed appartenuta al settimo duca di Marlborough, nonno paterno del primo ministro britannico Winston Churchill. Oltre alla Rolls-Royce Silver Cloud III cabriolet del 1966 sulla quale amava girovagare l’attore tedesco Curd Jürgens, già vincitore come miglior attore della 20a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. E poi un paio di Phanthom II degli anni ’30, numerosi esemplari del dopoguerra in sintonia con il tema dell’evento ispirato agli anni ’60. E Bentley, associate al marchio Rolls-Royce dal 1931 al 1998, con un modello del ’53, unico sopravvissuto dei tre esemplari prodotti, e una rara Continental.

“Da due giorni – spiega l’assessore al Turismo ed alle Manifestazioni, Simone Rossi – la città si è riappropriata della dimensione internazionale che le si addice, con ospiti provenienti da numerosi paesi esteri. Oggi, come un secolo fa, Alassio e la sua baia rappresentano una meta privilegiata per il turismo internazionale, con un’aggiunta: la possibilità di ammirare da vicino auto ed imbarcazioni che nell’immaginario collettivo fanno parte del mito”.

Sono, infatti, sette le nazioni coinvolte dal raduno promosso dal Rolls-Royce Enthusiasts Club nel fine settimana: inglesi, tedeschi, svizzeri, francesi, belgi, danesi e un brasiliano guideranno esemplari costruiti dagli anni ‘20 del secolo scorso fino all’età contemporanea, coprendo quasi un secolo di vita della celebre casa automobilistica.

L’appuntamento raddoppia con il Riva days Anni ‘60 Asi Nautic Show, prestigioso evento annuale che il celebre cantiere delle imbarcazioni con sede sul Lago d’Iseo dedica agli appassionati: venti le imbarcazioni attraccate al porto, datate dal 1935 al 1982. Il più antico è un Fuoribordo da turismo di proprietà di un alassino, il più recente un Acquarama special appartenente ad un socio inglese. Nel mezzo equipaggi australiani, tedeschi, un norvegese e italiani. Della squadra acquatica fanno, inoltre, parte anche due Motor yacht: un Consolidated del 1929 e un Silver scozzese risalente al 1947. Tra le presenze illustri si segnala Antonio Gervasoni, nipote di Carlo Riva, capostipite dei celebri cantieri. Suo è il museo realizzato a Sarnico che, a poca distanza dal cantiere Riva, raccoglie 18 barche costruite tra il 1920 e il 1971.

Domani, domenica 8, sarà la volta della gara, preceduta in mattinata da una duplice parata: in mare per i Riva e sulla terra ferma per le auto; a seguire, alle 16, le premiazioni in piazza Partigiani (con la designazione del vincitore del Concorso d’Eleganza “Frederique Constant” e del Trofeo Filippo Gibellini, dedicato al design d’eccellenza) e la visita ai giardini di “Villa della Pergola”. Il commiato sarà affidato ad un grande protagonista del palcoscenico musicale degli anni ’60, Tony Dallara che si esibirà durante al cena dedicata agli equipaggi in partenza. L’evento ha il patrocinio di Comune e Marina d’Alassio.

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