Savona la provincia con gli stipendi più bassi di tutta Italia. E’ questo l’impietoso quadro che emerge dai dati riguardanti il potere d’acquisti, una tegola fra capo e collo per il nostro territorio in piena crisi economica.
A dirlo sono i numeri forniti da Università Bocconi, European University Institute e Berkeley University, e rilanciati dal Corriere della Sera. Ma in Liguria la maglia nera degli stipendi bassi tocca anche alla provincia di Imperia (al 3° posto della graduatoria) e quella di Genova (5° posto).
Una situazione completamente rovesciata quella che emerge dalla ricerca: il tasso di produttività è inversamente proporzionale al salario e dunque al potere d’acquisto. In questo quadro capovolto, dunque, il sud diviene “più ricco” del nord, con la provincia di Caltanissetta a guidare a sorpresa la classifica delle province più ricche, seguita da Crotone ed Enna.
A causare questo squilibrio apparente, sottolineano i ricercatori, sarebbe la differenza del costo della vita in diverse zone del nostro Paese che bilancerebbe il tutto. Ad esempio, a Ragusa la disoccupazione è del 223% superiore rispetto a Milano, mentre nel capoluogo lombardo gli affitti delle case risultano più cari del 247%. Un gioco di compensazione, insomma.