Economia

Demolizione Concordia, interviene Burlando: “Non vorrei che scontro Liguria-Toscana portasse lavoro in Turchia”

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Liguria. “Non vorrei che uno scontro Liguria-Toscana portasse il lavoro in Turchia, non sarebbe giusto”. A dieci giorni dalla decisione ufficiale sulla demolizione della Costa Concordia, il governatore Claudio Burlando tira le fila della vicenda che vede Genova a un passo dall’ufficialità per lo smaltimento del relitto. La conferenza dei servizi, dove il progetto genovese sarà esaminato e che doveva già svolgersi ieri, è invece slittata a lunedì prossimo, sette giorni prima della conferenza deliberante del 16 giugno, dove i giochi saranno definitivamente fatti.

“I termini della questione non cambiano – ha detto oggi Burlando a margine della conferenza stampa del venerdì – noi abbiamo presentato una proposta molto valida, tecnicamente, economicamente e con tutte le garanzie ambientali”, sancite anche dallo screening, il provvedimento della Regione che accerta l’assenza di danni ambientali.

A fronte dell’eventuale scelta italiana, salutata da tutti con soddisfazione, si è però aperto il dibattito “interno”, forte e lacerante, in ultimo e in particolare tra i porti di Genova e Piombino. “Capisco – ha commentato il governatore della Liguria – ma non può essere la vicinanza l’unico criterio per valutare un’offerta tecnica, bisogna avere un porto pronto e Piombino, per ora, non lo ha”.

Qualora, poi, lo avesse a settembre, “sono necessari know how, esperienza, tecnologia, professionalità – ha sottolineato Burlando – Costa, assicurazioni, Protezione Civile e ambiente, hanno ritenuto che la professionalità e il progetto delle aziende di Genova fossero le migliori possibili”. Non resta quindi che aspettare. “Lunedì andrò io e la responsabile ambiente Minervini, saremo sottoposti a un fuoco di fila di domande e chiarimenti – ha anticipato il presidente ligure – è vero che il porto di Genova è un po’ più lontano, ma è anche vera un’altra cosa: chi sta facendo recuperi assicura che, trainata dai rimorchiatori, la nave possa navigare”. Smaltire la Concordia al Giglio, dove è affondata nel gennaio 2012, del resto, non si può: va spostata, poche miglia o qualcuna di più, “ma il relitto deve essere comunque trainato”.

“Aspettiamo lunedì 9 e soprattutto il 16, poi, se andrà bene sarà un’occasione importante di lavoro – ha ricordato Burlando – La Toscana, dal canto suo, è naturale, farà il possibile per tenere questo lavoro in casa, in caso contrario, però, spero di averli a fianco nella fase successiva, quando bisognerà lavorare per far rimanere la Concordia in Italia. Non vorrei – ha poi concluso – che uno scontro Liguria-Toscana portasse il lavoro in Turchia, non sarebbe giusto”.

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