Economia

Crisi, in Liguria 13.497 persone vivono sotto la soglia della povertà: nel 2006 erano 4.244

Liguria. Lo spunto giunge dalla colletta alimentare “straordinaria”, la seconda in pochi mesi, che si è tenuta questo weekend a Savona.

Come funziona una colletta alimentare è cosa nota: si fa la spesa per i più bisognosi, attraverso la rete del Banco Alimentare, privilegiando i prodotti più richiesti e a lunga conservazione: olio, prodotti per l’infanzia, prodotti in scatola come tonno, carne, pelati e legumi.

Occorre però riflettere sul fatto che queste azioni caritatevoli tendono a ripetersi sempre più spesso. Se ne avverte una forte necessità. E’ un grido d’allarme dal welfare, dalla strada, dalle tante persone in difficoltà. Molti stranieri, ma sempre più italiani in coda per il cibo.

Gli italiani, in tutta la penisola, che vivono sotto la soglia della povertà sono in continuo aumento. Ma qual’è la situazione nella nostra regione?

La Caritas rende noto che in Liguria, su 1 milione e 587 mila abitanti (dato relativo all’ultimo censimento del 30 novembre 2013), ben 13.497 cittadini vivono in condizioni disagiate (nel 2006 erano 4.244). Da sottolineare l’equilibrio fra donne (7.203) e uomini (6.294).

Allarmante anche il dato riguardante i cosiddetti “senza fissa dimora”, gli “homeless” per dirla all’inglese, che nel 2006 rappresentavano una cifra irrisoria (22) e che oggi si attestano – registrando un aumento iperbolico – a 420, sparsi sul nostro territorio.

La fascia d’età più colpita dalla povertà risulta essere quella 25-44 anni (5.538), seguita a ruota dal range 45-64 anni (4.508).

Sono soprattutto gli stranieri a vivere sotto la soglia della povertà (7.253) ma risulta molto preoccupante anche il dato riguardante agli italiani, 4.781, che nel 2006 erano 1.001. Un aumento incredibile.

La maggior parte dei disagiati, dall’analisi Caritas, vive presso il nucleo famigliare con coniuge e altri familiari o parenti (4.142). Soltanto 91 persone si trovano in un istituto.

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