Celle Ligure. Gli agenti della squadra mobile della Questura di Savona hanno arrestato Massimiliano Casareto, 45 anni, con l’accusa di atti sessuali su minori, con l’aggravante della tenera età (under 14) e dal fatto che i minori erano affidati alle sue cure per motivi di educazione. L’indagine è iniziata quest’inverno dopo la denuncia presentata da 3 ragazzi (ora maggiorenni) per una serie di “attenzioni sessuali” ricevute dall’uomo durante il loro periodo di soggiorno presso la casa famiglia “La Mimosa” a Celle Ligure: i fatti risalgono al periodo tra il 2001 ed il 2009.
Il 45enne si trova in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria: l’indagine è stata coordinata dal pm Chiara Venturi, mentre l’ordinanza di custodia cautelare in caracere è stata emessa dal gip del Tribunale di Savona Emilio Fois.
Secondo gli accertamenti investigativi condotti dagli agenti di polizia, l’uomo era solito toccare e palpare i ragazzini maschi che aveva ospiti nella sua casa, e spesso si sarebbe infilato nel letto con loro o li avrebbe guardati nudi. Particolare inquietante la presenza di una telecamera in bagno che permetteva al 45enne di vedere le immagini dei ragazzini mentre si facevano la doccia: le immagini le riguardava poi sul televisore. Inoltre, se uno dei ragazzini non stava al suo “gioco sessuale” veniva deriso davanti a tutti. Diverso materiale è stato scoperto anche sul pc personale dell’uomo, posto sotto sequestro dagli investigatori, così come telefonini e tablet.
Secondo l’accusa la moglie di Casareto avrebbe sempre saputo, ma non avrebbe mai fatto nulla per impedire gli atti sessuali sui minori ospitati nella casa: per questo nei suoi confronti è indagata a piede libero per favoreggiamento. L’uomo giustificava i suoi atteggiamenti come “amore paterno” e quando è stato arrestato si sarebbe preoccupato della loro sorte: “E ora i miei ragazzi che fine faranno…”.
Attualmente nella casa famiglia cellese gestita dall’uomo erano ospitati quattro ragazzi, ma su di loro non sono mai stati compiuti atti o abusi sessuali. Probabilmente aveva capito di essere finito sotto indagine, anche se questo non gli ha certo evitato l’arresto.