Cronaca

Albenga, Schneck e la “matricola 77″: denuncia l'”abuso di potere” di un vigile

roberto schneck

Albenga. Roberto Schneck, già assessore provinciale e vice sindaco di Albenga, ha recapitato alla nostra redazione una lettera di denuncia in cui, con dovizia di particolari, viene raccontato un episodio vissuto in prima persona dall’architetto ingauno, mentre percorreva – nella serata di ieri, la via Aurelia da Albenga verso Ceriale.

“Ieri, intorno alla mezzanotte, di ritorno da una cena di lavoro, transitavo in macchina sulla Statale Aurelia ad Albenga in direzione Ceriale, zona “Fortini”, per recarmi nella mia abitazione a San Giorgio”, inizia così la lettera di Schneck.

“Ad un tratto – prosegue – un grande furgone alto e bianco, molto ben visibile, dopo aver percorso un tratto di strada con andatura molto rallentata con metà veicolo sulla corsia di emergenza e metà in strada, giunto al bar dei fortini e vista la pattuglia delle Forze dell’Ordine ferma a pochi metri, inchioda e si infila nella piazzola per nascondersi o fare inversione ad ‘U’ per evitare il controllo.
Atteggiamento tipico di chi sta adescando o lasciando una delle tante prostitute che ogni sera si trovano sul quel tratto di strada. Questo suo comportamento alla guida mi ha obbligato prima a fare un tratto di strada a velocità molto ridotta perché non c’era lo spazio per sorpassare restando nella propria corsia e poi ad inchiodare e schivare il veicolo che, senza freccia e spaventato dalla pattuglia vicinissima, ha cercato la fuga nella piazzola del bar”.

“Schivato e superato questo grande furgone – racconta Roberto Schneck – vedo anch’io che a pochi metri da me e dal furgone c’è una pattuglia delle Forze dell’Ordine praticamente inserita in un contesto circostante di tranquillissime prostitute in tutte le direzioni; quindi proseguo per la mia strada e vengo fermato. Mi accorgo che la pattuglia è quella dei vigili, oggi chiamati Polizia Locale, di Albenga. Con calma ma con altrettanta fermezza chiedo alla Matricola n. 77, perché il suo nome non me l’ha voluto dire, il motivo per cui sono stato fermato, tenuto conto dell’evidenza di ciò che aveva invece appena fatto, praticamente davanti alla Matricola n. 77, il conducente del furgone grande imboscato o scappato a pochi metri da noi, oltre ad un pietoso contesto circostante di assoluto degrado e sapendo che io invece ero in regola avendo la cintura allacciata ed andando entro il limite di velocità dei 50 km/h.”.

“La Matricola n. 77 dei Vigili – punta il dito l’ex assessore provinciale – con fare molto autoritario ed indisponente, mi risponde che lui ferma chi vuole ed io gli rispondo che il suo comportamento non è consono al ruolo che un vigile di Albenga deve tenere verso un cittadino e che questo non va per niente bene. La Matricola n. 77 con fare minaccioso mi chiede se la mia fosse una minaccia ed io gli rispondo di no ma che era certamente una constatazione. Allora mi chiede patente e libretto che prontamente gli consegno. Mi ordina di spegnere il motore e, con quel fare e quel tono mancava mi dicesse di mettere le mani sul volante e tirasse fuori la pistola ed il film sarebbe stato perfetto. Purtroppo però non eravamo né davanti alla televisione né al cinema…!”

Schneck rincara la dose e ripercorre la vicenda: “Leggendo il mio nome mi dice, con atteggiamento da sfottò: ‘Ah, lei era il vice sindaco…’ ed io rispondo che sono semplicemente un cittadino di Albenga. Allora si avvicina alla macchina di servizio e ritorna poco dopo con in mano l’apparecchio per controllare il tasso alcolico. Visto che ero assolutamente in regola, questo è stato un evidente tentativo di volermi punire a tutti i costi per dimostrare il suo potere verso un cittadino che ha osato chiedergli spiegazioni ed esprimergli un giudizio negativo, pur con estrema calma ed educazione, ma con altrettanta fermezza guardandolo negli occhi”

“A quel punto – continua – appena l’ho visto tornare da me con quell’apparecchio in mano e con quel fare tipico di chi pregusta la vendetta della punizione, gli ho detto che mi faceva ridere. Apparendomi come uno ‘sceriffo’ pronto ad arrestarmi, mi ha intimato con un’altra buona dose di sfottò di soffiare dentro quello strumento. Cosa che ho fatto sorridendo anche perché, com’è noto, da diversi anni ho scelto di essere totalmente astemio. Ovviamente il test è risultato zero e quindi la povera Matricola n. 77, molto delusa e frustrata non ha potuto far altro che lasciarmi andare”.

“Questa mia esposizione dei fatti – puntualizza l’ex vice sindaco – esattamente come sono accaduti, è una denuncia che ho provveduto ad inviare via e-mail al sindaco di Albenga Giorgio Cangiano ed al consigliere delegato alla Polizia Locale Francesco Papalia. Io sono una persona abituata a confrontarmi con tutte le istituzioni del Paese quindi in questi casi non mi muove un capello ma provo solo profonda amarezza. È però assolutamente inaccettabile che un normale cittadino sia trattato nel modo in cui sono stato trattato io soprattutto da una forza di Polizia Locale che ha l’assoluto dovere di essere di aiuto alla gente che non infrange nessuna legge e non certo di sentirsi il potere di punirla anche a tutti i costi”.

“Mi aspetto dalle autorità competenti un fermo e deciso intervento disciplinare nei confronti di questa Matricola n. 77 che serva a lui come insegnamento rispetto all’educazione ed al ruolo che deve svolgere e che faccia sentire protetti e tutelati tutti i cittadini di Albenga davanti a queste ‘forzature’ di potere. Sarebbe gravissimo fare finta di nulla”, conclude amaro l’ex vice sindaco e assessore provinciale Roberto Schneck.

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