Alassio. Come ormai accade spesso, la foto denuncia arriva da un gruppo Facebook, la nuova agorà virtuale dove i cittadini si riuniscono per confrontarsi.
Tutto parte da una foto in cui si vedono chiaramente tende, sacchi a pelo e bivacchi nella striscia di spiaggia libera affianco al molo di Alassio, in zona centrale.
“Cari Alassini – scrive l’autrice della foto – per l’ennesimo anno vogliamo vedere ancora le tende in spiaggia? Non lamentatevi se ogni anno i turisti scelgono altre mete”.
E prosegue: “Le spiagge libere ogni week-end diventano favelas, lasciando sporcizia e altro, ai turisti del lunedi. I Bagni Molo hanno realizzato a loro spese bagni e scivolo per i disabili. Pertanto non potrebbe essere utilizzata ad uso esclusivo, quel piccolo tratto di spiaggia adiacente al molo, dalle persone portatrici di handicap?”
Non si sono fatti attendere i commenti: “Proponiamolo al Comune, sarebbe un’ottima idea!”, “Da quando mi ricordo, è sempre stato così. Quando arrivavano i ragazzi da Torino, il venerdì mattina”, e ancora “Ma persone che bivaccano tutta la notte in spiaggia sotto una tenda, sono invisibili?! Soprattutto nella spiaggia libera accanto al molo”.
Un altra denuncia: “In questo fine settimana hanno piantato tende ovunque, il punto non è averci provato ma è che non ci sono controlli di nessun tipo. Allo spiazzo prima del porto c’era una tavolata stranieri vicino ai bagni pubblici, ubriachi con tende per gli adulti e macchina per i bambini. Non c’è nessun controllo!”.
Oppure: “Una riflessione: in Spagna, in Erasmus, ho dormito in spiaggia con i miei amici e amiche. Un ragazzo (guarda caso italiano) ha lasciato delle bottiglie di birra in spiaggia. Bene, in 30 secondi è arriva la polizia, manganello in mano indicando le bottiglie. Ad Alassio chi è preposto a controllare l’ordine pubblico lavora come i suoi colleghi spagnoli? Secondo me no”.