Savona. “Ho fatto un sogno. Ho sognato Sant’Eusebio, protettore di Vercelli ma sardo d’origine e gli ho chiesto, per una volta, di tradire i suoi ‘protetti’ e di pensare alla sua terra di provenienza”.
Ninni Corda, da “animale” da palcoscenico consumato, aspetta l’ultima battuta della conferenza stampa per “regalare” ai giornalisti il titolo ad effetto.
Dopo San Aresti, i beati Virdis e Cesarini, mister Corda si affida, scherzosamente, ad un santo vero per provare a scardinare la difesa vercellese e tornare a Savona con un risultato straordinario.
È il solo momento disteso della conferenza stampa, però.
Alla vigilia del match di semifinale contro la Pro Vercelli, Ninni Corda, infatti, arriva al cospetto della stampa con un viso tirato, conscio che il momento è di quelli determinanti e parte con un affondo deciso, senza tanti giri di parole.
“Vi sembra strano che ci mandino un arbitro che l’anno scorso ci ha lasciato in nove a Castiglione e ha decretato un rigore inesistente ai nostri avversari? – chiede retoricamente il mister riferendosi a Marini, il direttore di gara che fischierà al Piola – A me no.
Vi sembra strano che abbiano mandato Bottegoni che era stato uno dei collaboratori proprio contro la Pro Vercelli all’andata e che annullò un gol regolare? A me no.
Vi sembra strano che sia presente Brasi che ha fischiato un rigore inesistente contro la Ferlpisalò e che, sempre con la Pro Vercelli all’andata, non vide un fallo da rigore su Gentile? A me no”.
Tre certezze, quelle del tecnico sardo che danno la misura di quanto il gruppo sia “arrabbiato” per delle designazioni quanto meno inopportune dopo l’arbitraggio di domenica scorsa caratterizzato dal rigore non dato al Savona quando il mani sembrava evidenti a tutti.
“Ho visto la mia squadra bella carica, motivata e faremo bene. La Pro Vercelli? Negli scontri diretti di quest’anno sono stati fischiati 9 episodi a loro favore e solo 1 era corretto. Vi sembra strano? A me no.
Loro proveranno forse a chiudere subito il match ma bisognerà vedere se ci riusciranno – continua Corda – Se prima erano favorito ora lo sono ancora di più”.
Un match, sulla carta, ai limiti dell’impossibile per Aresti e soci ai quali potrebbe, però, bastare una vittoria con un solo gol di scarto per arrivare, quanto meno, ai supplementari.
A differenza delle coppe europee, infatti, i gol realizzati in trasferta non valgono doppio. Una vittoria con due reti di scarto, invece, manderebbe direttamente il Savona alla finalissima per la serie B contro la vincente di SudTirol – Cremonese (1 a 1 all’andata a Cremona).
Rispetto alla formazione, Ninni Corda ammette di non aver dubbi ma non vuole dare vantaggi agli avversari: “Dubbi zero, certezze tante ma la Pro Vercelli saprà gli 11 pochi minuti prima di scendere in campo. Loro imbattibili in casa? Certo, hanno subito solo 5 gol ma anche noi, prima della partita con la Pro Vercelli non perdevamo da inizio campionato”, conclude Corda.