Politica

Reperibilità obbligatoria Asl2, Melgrati a gamba tesa: “Ad Albenga gestione ‘a braccio’, promesse non mantenute”

Albenga - nuovo ospedale

Liguria. Il capogruppo in Regione di Forza Italia, Marco Melgrati, torna ad occuparsi del complicato caso della gestione della sanità nel savonese, in particolare dell’Asl2, ripercorrendo le tappe di questa vicenda e puntando il dito contro una certa gestione: “Con il famoso ‘documento dei sindaci’ del 20/12, l’attività del reparto di arto-protesi privata, ospitata nell’ospedale di Albenga venne espansa e il Pd e in particolare l’onorevole Vazio, ebbero occasione di potersi pure vantare di aver ‘salvato l’Ospedale di Albenga'”.

“Oltre alle concessioni di espansione dei privati all’interno dell’ospedale pubblico – prosegue Melgrati – con un reparto peraltro sicuramente di eccellenza, il contentino concesso per tacitare le noiosissime proteste dei 15.000 ingauni scesi in piazza in difesa dell’ospedale prevedeva che i risparmi derivanti dal progetto di recupero fughe, salvo poi verificare se realmente queste fughe siano realmente abbattute o no e in quale misura incidano nei conti della sanità ligure (come ho chiesto piu’ volte invano all’assessore Montaldo di renderne conto), venissero reimpiegati nell’ospedale di Albenga”.

“Tra le varie promesse, passate in cavalleria, vi era anche il ripristino della reperibilità notturna di sala operatoria. Ho recuperato le dichiarazioni anche dell’onorevole Vazio su quel famoso documento dei sindaci, in quell’occasione: ‘I maggiori risparmi derivanti all’Asl2 dall’incremento delle prestazioni convenzionate potranno essere destinati ad incentivare e sostenere la remunerazione del personale delle divisioni ospedaliere pubbliche al fine di garantire la sicurezza degli interventi chirurgici sia pubblici che privati con una reperibilità di sala operatoria e chirurgica H24 e 7 giorni su 7, oltre ad adeguare il personale di primo intervento all’effettiva affluenza'”.

“Quelle promesse per la parte pubblica non furono mai mantenute – sottolinea il capogruppo Fi – ma in compenso tutte le concessioni per l’espansione richiesta dai privati fu integralmente recepita, compreso l’uso in affitto di una delle quattro sale operatorie pubbliche e l’uso del quarto piano oltre al primo già concesso”.

“La deliberazione dell’Asl2 n° 57 del 23/01/2013 – continua Melgrati – ne è la prova: nessuna delle promesse e dei proponimenti a beneficio della parte pubblica finirono in quella delibera né in altre successive. Come anche l’ex presidente della Commissione Sanità Quaini ebbe modo di dichiarare e come già espressi in quel periodo in svariati articoli alla stampa, la soppressione di quella reperibilità procurava un modesto risparmio di soli 50.000 euro l’anno, a fronte di una pericolosa mancanza che di fatto rende impossibile qualsiasi attività interventistica chirurgica in regime di urgenza. Con quella manovra non solo venne soppressa qualsiasi attività di urgenza dall’ospedale ingauno ma, addirittura, in completa antitesi con i propositi di collaborazione con l’ospedale Dea pietrese, si smembrò la divisione chirurgica e venne soppressa l’attività chirurgica di elezione a media complessità, la quale invece avrebbe potuto continuare ad essere svolta ad Albenga, sollevando il carico di lavoro del Dea di Pietra Ligure come la logica vorrebbe voluto”.

“Per tale decisione, a tutt’oggi oggi, in caso di urgenza notturna, prefestiva e festiva, i pazienti debbono essere trasportati presso il Dea di Pietra Ligure, con i conseguenti disagi e rischi derivanti dal trasferimento. Ormai appare chiaro – precisa ancora Melgrati- che la soppressione di quella reperibilità non aveva alcuno scopo di risparmio della risibile somma, ma il sospetto che fu bensì soltanto strumentale per sopprimere il reparto di chirurgia trasformandolo in una modesta week surgery, impedendo la prosecuzione di qualsiasi attività chirurgica di media complessità in un ospedale con sale operatorie all’avanguardia ma decisamente sotto-utilizzate; alla luce delle recenti decisioni impositive circa i turni di pronta disponibilità richiesti al personale, mi chiedo se sia venuto il momento di poter vedere riattivata anche l’importantissima reperibilità notturna delle sale operatorie, utile non soltanto a quel che resta del dilaniato reparto di chirurgia ma anche a quello di medicina, del Punto di Primo Intervento (che in realtà opera con numeri da Pronto Soccorso vero e proprio), del Mios, senza tralasciare il reparto di artoprotesi privato Gsl, ospitato nell’ospedale pubblico. O forse dobbiamo immaginare che quella soppressione di reperibilità realmente aveva lo scopo di infliggere il micidiale ennesimo colpo all’ospedale ingauno con la chiusura del reparto di chirurgia, oltre alle subite soppressioni dei reparti di ortopedia e maternità? Chiediamo che venga inoltre ripristinata la reperibilità ortopedica insieme all’ospedale di Pietra Ligure”.

“Ora quando una frattura che arriva al Ppi di Albenga, il paziente viene inviato a Pietra con disagi per il paziente oppure si dice al paziente di tornare di mattina quando c’è ambulatorio. Oggi il servizio di pronta disponibilità viene imposto ai dipendenti dalla dirigenza dell’Asl2, chiedo pertanto che venga riattivata la reperibilità di sala operatoria notturna e festiva necessaria per garantire la sicurezza delle attività sanitarie ora presenti. Si ripropongono tutti gli effetti negativi di quelle incomprensibili decisioni di pseudo-programmazione sanitaria che condussero allora al sistematico depotenziamento dell’ospedale, compresa l’arbitraria decisione che venne assunta di metter mano alla rete delle emergenze (e quindi all’assetto dei Pronto Soccorso ospedalieri) in assenza di un esame e una votazione consigliare, mai avvenuta, grazie alla super delega assegnata ai direttori generali”.

“Ancora una volta, con rammarico – conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati – ho modo di constatare che la programmazione senza programma, esercitata ‘a braccio’ mostra gli effetti nefasti e i danni arrecati alla sanità pubblica del ponente savonese dalla giunta di sinistra centro della Regione Liguria. Il Pd è stato premiato nelle elezioni europee; siete sicuri che, dopo i danni portati alla sanità in Liguria succederà lo stesso il prossimo anno alle elezioni regionali? Gli elettori, i cittadini non sono senza memoria”.

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