Politica

Manifesti funebri a Calice, Paonessa replica a Richeri: “Non siamo stati noi. Campagna elettorale finita, pensi ad altro”

calice funebre

Calice L. Non si placano i venti di polemica a Calice, dopo l’affissione degli ironici manifesti funebri riferiti alla sconfitta di Enrico Richeri alle ultime elezioni amministrative. Richeri, nei giorni scorsi, aveva puntato individuato i colpevoli nella lista Paonessa. Salvatore Paonessa, attuale sindaco di Calice, risponde alle accuse lanciategli dal suo “rivale” e mette i puntini sulle “i”: “Richeri chiede le scuse da parte dell’amministrazione comunale, come se ad affiggere i manifestini a lutto fossimo stati noi. Evidentemente non capisce che la gente comune, noi inclusi, non ha l’abitudine di dileggiare gli avversari, tantomeno in forma anonima”.

“Preferiamo piuttosto – prosegue Paonessa – occuparci dei problemi veri del nostro paese. Nei comizi elettorali noi, candidati della lista ‘Nel cuore Calice Paonessa sindaco’ ci siamo spesi per illustrare i progetti che intendiamo realizzare, evitando di pronunciare parole polemiche nei confronti degli avversari, perché riteniamo giusto che il bene del paese debba prevalere sulla logica del conflitto. Confidiamo che quanto riportato sulle pagine di IVG sia un equivoco, perché accusarci ingiustamente dell’affissione dei manifesti è molto grave. Tanto da costringerci, nostro malgrado, a meno di una celere smentita, a difendere la nostra onorabilità in tutte le sedi”. E prosegue: “Riguardo poi alle entrate dall’eolico bisognerebbe che Richeri imparasse la matematica prima di sparare cifre a vanvera, in quanto facendo una semplicissima ripartizione delle entrate negli anni da lui segnalati si ottiene una media di 90.000 euro circa, anziché i tanto decantati 130.000 euro”.

“Inoltre, volevamo ricordare al buon Richeri che la campagna elettorale è finita e di pensare ad altro”, conclude il sindaco di Calice Salvatore Paonessa.

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