Cronaca

“Mai preso soldi in contante”: la badante di una delle presunte vittime “smentisce” i rendiconti dell’avvocato Borgna

avvocato Cinzia Borgna

Savona. E’ ripreso questa mattina, con l’audizione di alcuni testimoni del pm, il processo che vede a giudizio l’avvocato Cinzia Borgna, il legale arrestato nel maggio dell’anno scorso con l’accusa di peculato e falso ideologico. Secondo la Procura (le indagini erano state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Savona Cristiana Buttiglione), avrebbe sottratto 750 mila euro dal patrimonio di due anziani dei quali era amministratore di sostegno, con spese e acquisti non giustificati.

Una tesi che il pm Buttiglione ha voluto rafforzare attraverso alcune testimonianze. In particolare quella della badante di una delle presunte vittime dell’operato dell’avvocato Borgna: la signora in aula ha negato di aver mai preso soldi in contanti, come invece risulterebbe nei prospetti contabili e in alcuni documenti, da parte del legale: “Da 46 anni mi occupo della signora e ho conosciuto l’avvocato Borgna nel 2000 o 2001, quando è stata nominata amministratore. Veniva più o meno ogni sei mesi a trovarla, ma non ho mai ricevuto denaro contante da lei. Gli stipendi, tredicesima inclusa, mi venivano pagati con un bonifico”.

Da alcuni documenti sarebbe risultato che l’avvocato Borgna pagava degli straordinari alle due badanti dell’anziana in questione: “Non ho mai ricevuto compensi per straordinari” la replica della testimone che ha anche dichiarato di aver firmato dei fogli in bianco su richiesta dell’imputata. Carta che, secondo l’accusa, sarebbe poi stata utilizzata da Cinzia Borgna per creare dei documenti nei quali l’assistente della signora dichiarava di aver ricevuto denaro contante: “Ero in buona fede è ho firmato, ho sbagliato. Alcune firme su alcune ricevute però non sono le mie, sono false” ha detto la badante davanti ai giudici.

Al termine delle audizioni dei testimoni il processo è stato rinviato al prossimo luglio quando saranno ascoltate altre persone. Nel mirino della Procura erano poi finite anche le altre amministrazioni gestite dall’avvocato Borgna, molte delle quali al momento dell’arresto erano state “lasciate” da più di un anno come aveva sottolineato lo stesso legale della professionista, Andrea Vernazza che la difende insieme al collega Fausto Mazzitelli. A Chiavari, per una vicenda analoga, Cinzia Borgna era stata condannata a tre anni e 5 mesi. Sentenza alla quale è già stato presentato ricorso in Appello.

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