Liguria. Lorenzo Pellerano (Liste civiche per Biasotti presidente) ha presentato un’interrogazione con la quale ha chiesto alla giunta la situazione relativamente alla diffusione dei Pem (Piani di emergenza) comunali alla cittadinanza: ogni sindaco, infatti, dovrebbe attivarsi affinché si venga a creare una comunità locale consapevole di convivere con i rischi accettabili e capace di reagire in modo attivo ed integrato con le autorità locali.
Il consigliere, inoltre, ha domandato se la Regione preveda l’introduzione di un’anagrafe dell’edilizia scolastica sia da un punto di vista strutturale sia di ubicazione geografica nel territorio regionale, per constatare le eventuali criticità; se la Regione intenda richiedere a ciascun dirigente scolastico l’aggiornamento dei propri Dvr, Pem e Pev scolastici, nonché la fattività di vere e proprie esercitazioni, ma evitando che le stesse si risolvano in operazioni “pro-forma”, contribuendo solo a creare un clima di sfiducia nei confronti delle procedure di sicurezza, che vengono percepite come perdite di tempo. Pellerano, infine, ha chiesto se la Regione intenda attivarsi presso il Governo affinché si concretizzi l’auspicio del capo della Protezione civile Franco Gabrielli e si inserisca la protezione civile tra le materie scolastiche.
Il consigliere all’inizio del proprio intervento aveva ricordato che in base alla legge 12 luglio 2012, n. 100, tutti i comuni devono approvare il Piano di emergenza comunale che indichi le procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità, ma solo il 65% dei Comuni della Liguria ne è in possesso. “Il piano d’emergenza è lo strumento che consente alle autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in un’area a rischio – ha spiegato Pellerano . La Liguria più volte è stata colpita da alluvioni in cui ci sono state molte vittime dovute, per lo più, alla scarsa o alla assoluta mancanza di informazione e di formazione della cittadinanza sul come comportarsi in caso di simili emergenze”.
Il consigliere ha rilevato che al più presto, ogni comune ligure si dovrà dotare di un proprio Pem che dovrà essere portato a conoscenza della popolazione attraverso canali mediatici e ha ribadito l’utilità di svolgere esercitazioni pratiche estese oltre che la personale addetto al primo intervento, anche alla popolazione. “Finalmente il Comune di Genova ha emesso l’ordinanza con la quale sono state formalizzate le misure di sicurezza a tutela della pubblica incolumità da attivare in caso di emergenza idro-geologica relativamente ai servizi educativi ed alle scuole di ogni ordine e grado, ivi comprese le Università. Auspico – ha aggiunto – che diventi una buona pratica non solo genovese, ma anche a livello regionale. Ricordo che la normativa concentra nel sindaco le massime responsabilità di Protezione Civile nel Comune e obbliga i comuni a mettere in atto una pianificazione di Protezione Civile e prevede che il Dirigente Scolastico debba predisporre e mantenere aggiornati il DVR (Documento Valutazione dei Rischi), il Pem della scuola e il Pev – Piano di Evacuazione della scuola. Occorre un catasto delle scuole e una mappa del rischio con strumenti standardizzati e dei quali chiunque possa informarsi”.
All’interrogazione hanno risposto l’assessore all’ambiente Renata Briano e l’assessore all’edilizia Giovanni Boitano. L’assessore Briano ha detto che il 9 gennaio 2013 la Regione ha richiesto ai Comuni e al sistema regionale di Protezione civile informazioni relative allo stato delle pianificazioni d’emergenza, con particolare riferimento alla diffusione della conoscenza di tale strumento alla popolazione. “La nostra preoccupazione non è solo che gli Enti locali abbiano i piani di emergenza, ma che tali piani siano conosciuti”.
Secondo Briano in Liguria “la cultura del piano di emergenza in questi anni è aumentata, purtroppo anche in seguito alle calamità. Al censimento della Regione ha risposto oltre il 65 per cento dei Comuni. Con la delibera del 9 luglio 2007, fra l’altro, erano state approvate le linee guida per la pianificazione provinciale e comunale di emergenza quale schema organizzato per permettere l’adozione di processi preventivi in corso di evento e nei momenti successivi. Abbiamo un sistema che guarda molto al mondo della scuola sia per quanto riguarda l’assessorato all’ambiente tramite i Centri di educazione ambientale, sia in un rapporto diretto con i centri di formazione professionale”.
“Dal 2012, ogni anno, attraverso i Centri di educazione ambientale della Liguria, è stato realizzato un programma di interventi sui rischi naturali e le misure di autoprotezione. Nel 2012 l’attività ha coinvolto il Cea della Riviera del Beigua, il Cea del Parco Beigua, il Labter Tigullio e tutti i Cea della Provincia di La Spezia. Ogni Centro ha lavorato con almeno una scuola del territorio e sono stati prodotti materiali divulgativi ed educativi”.
“Esistono opuscoli, un’allerta meteo nel parco, giochi del dissesto nel Parco del Beigua, un gioco educativo sulle misure di auto-protezione, una “brochure” anche in lingua straniera per l’informare sui rischi naturali. Nella Provincia di La Spezia il progetto è stato rivolto alla cittadinanza riflettendo sull’alluvione delle Cinque Terre e sulla pianificazione di emergenza”.
“Nel 2013-2014 il progetto ‘Costruiamo una Liguria verde, sicura e per tutti’ ha coinvolto 16 Centri di educazione ambientale, la Provincia di Imperia sta realizzando una serie di incontri con le scuole con interventi in classe ed esercitazioni con i volontari della Protezione Civile e Antincendio boschivo che hanno coinvolto 240 ragazzi”.
L’assessore Boitano ha aggiunto: “La Regione Liguria sta facendo l’anagrafe dell’edilizia scolastica ed è sicuramente una fra le Regioni più attive proprio in questo senso. Già nel 2009 è stata stipulata una convenzione con la Regione Toscana per un riuso più agevole del software fornito dal ministero della Pubblica istruzione. L’anagrafe dell’edilizia scolastica della Liguria è stata realizzata con un sistema molto efficace. Infatti, non è solo un elenco di dati ma entra nei particolari e vengono evidenziate anche le criticità dei vari plessi scolastici liguri”.
Boitano ha assicurato che la sicurezza delle scuole è garantita. “Vi sono alcune situazioni da migliorare, ma non siamo certo tra gli ultimi posti in Italia. Anzi, siamo nella parte alta della classifica per quanto riguarda la nostra consistenza e la fruibilità dei nostri plessi scolastici”.
Boitano ha ricordato che sul sito www.ediliziascolastica.regione.liguria.it è possibile trovare tutte queste informazioni e ogni cittadino può capire se in un certo edificio vi siano criticità o meno. Gli edifici sono georeferenziati e la loro posizione è visibile grazie a Google Maps.