Cronaca

Inchiesta Vada Sabatia, Sola resta in carcere: respinta dal gip anche la seconda istanza di domiciliari

vada sabatia

Vado Ligure. Alessandro Sola deve restare in carcere. Il gip Fiorenza Giorgi ha infatti respinto l’istanza di domiciliari avanzata dal trentaseienne di Quiliano arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla Rsa Vada Sabatia con l’accusa di abusi sessuali. Non era la prima volta che l’ex operatore della struttura di Vado chiedeva di poter lasciare il carcere (una prima richiesta era arrivata dopo l’interrogatorio di garanzia), ma in entrambi i casi il giudice non gli ha concesso di lasciare la cella del penitenziario di Sanremo dove è detenuto.

Per il difensore di Sola, l’avvocato Carlo Manti, rimane ora la possibilità di rivolgersi al Riesame di Genova. L’indagato è accusato di aver abusato sessualmente di una paziente minorata psichica (dalla quale avrebbe ricevuto un rapporto orale), una contestazione che da subito aveva respinto con decisione.

Nel frattempo in tribunale a Savona è arrivata anche la comunicazione da parte dell’Ordine dei medici di Genova che informa della sospensione del dottor Federico Arena, lo psicoterapeuta di 49 anni, in servizio alla Vada Sabatia, finito in manette (ora è ai domiciliari) con l’accusa di violenza sessuale verso una paziente.

Sul fronte investigativo proseguono invece gli accertamenti degli uomini della Finanza, coordinati dal pm Giovanni Battista Ferro, e mirati a stabilire se ci siano state omissioni da parte dei dirigenti della struttura. Gli inquirenti stanno verificando se di ciò che accadeva nel nucleo 3D i dirigenti fossero o meno informati, ma anche se i controlli sull’operato di chi assisteva i disabili fossero adeguati.

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