Vado Ligure. “L’Altra Sinistra per Vado” anche sabato 17 maggio sarà presente con il suo gazebo in via Gramsci, a Vado, per incontrare i cittadini e presentare il proprio programma che vede nel tema del lavoro il suo punto di forza. “Con i giovani e i cittadini che abbiamo già incontrato ci siamo sentiti in sintonia – spiegano dalla lista – con le richieste di politiche per l’occupazione, la necessità che Vado operi una svolta significativa nelle politiche locali, uscendo dalla stagnazione in cui è da tempo confinata, stretta tra inerzia amministrativa e promesse che difficilmente potranno essere mantenute”.
“Noi desideriamo dare risposte alla crisi occupazionale che sta soffocando la nostra provincia e particolarmente la nostra città e questa sarà la nostra sfida più grande – proseguono dalla lista di Antonio Murru – Riteniamo che il connubio ambiente-salute-lavoro, che molti usano strumentalmente per distrarre i cittadini dai veri problemi, possa invece essere la chiave di volta per fare ripartire l’economia del nostro territorio con una nuova e diversa visione. Perché il lavoro non serve solo per vivere, ma è soprattutto dignità, rispetto, solidarietà e libertà”.
“Il lavoro è la nostra prima preoccupazione – conferma Valeria Ghiso, segretaria del circolo XXV Aprile di Vado-Quiliano – In questi anni abbiamo perso gran parte delle nostre attività e dei nostri posti di lavoro, e cosa ancora più grave rischiamo di perdere anche tutte le competenze tecniche e industriali senza poterle recuperare. Nostro primo dovere è cercare di aiutare le realtà produttive di Vado a rimanere sane e salde. E non solo: dobbiamo, con tutti i mezzi umani e finanziari possibili e impossibili, creare nuovi posti di lavoro”.
L’occupazione, spiega, può nascere anche dal tessuto industriale: “Pensiamo che sia possibile, in una realtà come la nostra, trasformare le nostre ex-fabbriche di prodotti e beni, in fabbriche di idee e di nuove tecnologie. Le nuove esperienze delle start-up, degli incubatori di impresa, il co-working, le fucine di idee, le nuove imprese green, e di tutte quelle nuove esperienze estere e italiane legate alle forme più avanzate di tecnologia ci portano a sperare che si possa fare lavoro, impresa e crescita anche a Vado. Ma tutto questo è possibile realizzarlo se queste nuove forme di Lavoro trovano alcuni elementi importanti, tra cui il più importante di tutti è il sostegno, in parte economico, in parte realizzando infrastrutture facili e poco costose, per massimizzare il loro impegno nella ricerca e sviluppo ma soprattutto un ambiente e un’ amministrazione che crede davvero nei Giovani e non solo a parole”.
Altre opportunità vengono dalla informatizzazione della Pubblica Amministrazione: “Questo processo può, oltre a creare di per sé nuovo lavoro per realizzarlo, essere anche un valido sostegno a tutte le imprese vadesi, soprattutto a quelle di carattere artigiano o di piccole dimensioni aumentando l’efficienza e l’efficacia della macchina comunale. Anche i tanti artigiani Vadesi sono una risorsa importantissima, dobbiamo sostenerli e aiutarli e con loro cercare di far evolvere e aumentare il lavoro rimanendo al fianco di tutti coloro che vogliono fare e soprattutto innovare e crescere”.
“Dobbiamo recuperare le competenze tecniche e manageriali di quelli che sono fuoriusciti – insistono da L’Altra Sinistra per Vado – un appello deve partire verso tutti coloro che sanno fare e dirigere le imprese perché mettano a disposizione la propria esperienza e le proprie conoscenze: sicuramente troveranno chi, come noi, ha interesse a mettere a frutto queste capacità e rimettere in circolo le idee.
Fare di Vado, insomma, un esempio di come sia possibile con la solidarietà, il lavoro, l’impegno e l’innovazione uscire dalla crisi e poter tornare a sperare in un futuro migliore soprattutto per le nuove generazioni, perché il Lavoro è la nostra dignità. In conclusione parole come Giovani, Futuro, Dignità, trovano la sintesi nel concetto di Lavoro che la Costituzione ci tramanda”.
La lista inoltre considera obiettivi prioritari la messa in sicurezza del territorio e delle strutture pubbliche (scuole, edifici pubblici), rispetto al rischio idrogeologico e sismico e la manutenzione straordinaria della rete idrica. “Non è difficile capire che questo tipo di interventi siano in grado di generare occupazione direttamente e indirettamente, dando vita a un circolo virtuoso in grado di favorire lo sviluppo delle imprese già presenti e attirare nuovi investimenti – spiegano – Anche nella gestione dell’affidamento dei servizi a soggetti esterni proponiamo l’inserimento negli appalti e nei bandi di gara di clausole sociali, volte al rispetto dei contratti collettivi nazionali e a evitare che l’abbattimento dei costi, come è stato fino ad oggi, coincida con l’abbattimento dei salari e dei diritti. La qualità dei servizi pubblici alla cittadinanza passa anche dalla qualità del lavoro degli operatori”.
Un altro punto importante sarà il potenziamento del “Sistema rifiuti”: “I rifiuti non devono essere un problema, ma una risorsa. Avere due discariche che gravano sul nostro territorio non deve essere solo un peso sulla comunità, ma al contrario deve dare ricadute positive sia dal punto di vista economico (riduzione di tasse) sia dal punto di vista della ricaduta occupazionale. La finalità sarà quella di contribuire ad affermare una nuova cultura fondata sul consumo critico e la partecipazione responsabile dei cittadini. Tutto questo, stimolato dall’obiettivo rifiuti zero, sarà possibile attraverso una politica in grado di rimettere in discussione comportamenti sociali ed individuali consolidati e di riconvertire un modello di sviluppo, oggi in evidente crisi, con un modello ecosostenibile. Quindi la gestione dei rifiuti attraverso la loro riduzione, l’allargamento su tutta la città della raccolta differenziata “porta a porta”, l’impiantistica per il riciclaggio, il recupero e riuso dei materiali, la riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, la creazione di un’isola ecologica, saranno un passaggio fondamentale delle nostre politiche”.