Politica

Elezioni Finale, Simonetti: “Bene la venuta di Barbagallo, ma Frascherelli copia le nostre idee”

simona simonetti

Finale Ligure. “Finalmente la Regione si accorge del mondo dell’agricoltura locale e delle peculiarità del Finalese in campo agricolo”.
 E’ contenta, Simona Simonetti, della visita a Finale dell’assessore regionale all’agricoltura Giovanni Barbagallo. Poco importa che questo avvenga in campagna elettorale, e che il PD Barbagallo lo faccia dichiaratamente a sostegno della lista dell’avversario Ugo Frascherelli: “Le sue motivazioni sono più che legittime – dice Simonetti – offre il proprio sostegno al suo partito così come ha fatto la Pd Bresso pochi giorni fa. E’ però fondamentale che gli eventuali impegni che l’assessore si assumerà a nome della Regione siano mantenuti, chiunque vinca le elezioni locali”.


”Quello che ci preoccupa di più – spiega infatti la candidata sindaco – è l’interlocutore che Barbagallo si è scelto. Abbiamo seri dubbi, infatti, che chi scopiazza malamente idee altrui sia in grado di illustrarle in modo efficace.
 Da cinque anni la lista ‘Per Finale’ si è fatta promotrice nei fatti dell’agricoltura locale, organizzando una Ecosagra che utilizza esclusivamente prodotti freschi a Km 0 In particolare i prodotti degli agricoltori del mercatino e delle cooperative agricole locali”.

“Da anni la nostra lista si impegna per promuovere la figura di Giorgio Gallesio, un grande botanico finalese, che ha influenzato il lavoro di Darwin – ricorda poi Simona Simonetti – Un finalese illustre a cui non a caso abbiamo dedicato un’intera pagina del nostro programma. Nei nostri incontri pubblici abbiamo sempre sottolineato che se Gallesio fosse originario di una qualunque cittadina della Costa Azzurra, avrebbe un rilievo ben diverso, e sarebbe utilizzato a scopo promozionale in qualunque manifestazione commerciale o culturale. Non basta dedicargli un premio, peraltro istituito solo l’anno scorso dalla Giunta Richeri, o un giardino botanico (anche questo già esistente nei chiostri di Santa Caterina), come leggiamo nelle tre righe dedicate a Gallesio nel programma di Frascherelli”.


Sia chiaro, precisa Simonetti, la condivisione delle idee è sacrosanta: “Siamo senz’altro soddisfatti se il nostro agire ha positivamente influenzato quelli che in questo momento sono nostri antagonisti in campagna elettorale. Ci sia concessa però un po’ meno soddisfazione se vediamo altri appropriarsi di nostre idee, utilizzandole solo come slogan elettorali senza nessun riscontro pratico, e soprattutto spacciandole come proprie”.

“L’anno scorso la ministra tedesca Schavan si è dimessa perché si è scoperto che nel 1980 aveva copiato parte della tesi di dottorato – ricorda – un rigore tipicamente nordico, poco praticato alle nostre latitudini.
 La correttezza, tuttavia, non dovrebbe essere una questione di nazionalità: quando in un testo scritto o in una dichiarazione ci si appropria di proposte e idee altrui, è uso comune e civile citare la fonte, per poi evidenziare la propria rielaborazione personale e originale di quell’idea. Sempre che qualcosa di originale ci sia”.

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