Cronaca

Caso Vada Sabatia: la Asl 2 fa tabula rasa e caccia Segesta

Vado L. Era nell’aria e dopo l’indagine interna avviata sui maltrattamenti e le violenze subite dai pazienti disabili nella struttura di Vada Sabatia, la Asl 2 savonese, come già indicato dalla Regione Liguria, applica a pieno regime la linea dura nei confronti della Segesta, puntando il dito contro la direzione e la gestione della residenza sanitaria di Vado Ligure, al centro dell’inchiesta giudiziaria che ha visto arresti, perquisizioni e immagini choc sul “trattamento” ai ricoverati del nucleo 3 D, fino alle pesanti indagini su casi di abusi sessuali. E proprio sul fronte giudiziario la Asl 2 si costituirà parte civile nei possibili procedimenti penali su quanto avvenuto nella struttura vadese.

La Asl 2 Savonese ha quindi reso noto che procederà con la rescissione anticipata del contratto con la Segesta, con un preavviso di 180 giorni per garantire la continuità assistenziale ed il servizio ai pazienti presenti nella struttura, avviando fin da subito le procedure per un nuovo bando di gara per la gestione residenza sanitaria. L’obiettivo dell’azienda sanitaria savonese è quello di trovare un gestore che sostituisca Segesta senza procedere allo spostamento dei pazienti; in alternativa, è comunque allo studio una soluzione per lo smistamento dei ricoverati della struttura.

Per la prossima settimana è stato convocato anche un tavolo in Prefettura sul caso Vada Sabatia ed in particolare sul passaggio gestionale che dovrà avvenire a garanzia dei pazienti e del servizio sanitario, senza contare il problema de mantenimento di 200 posti di lavoro (tra diretti e indiretti), personale specializzato e operatori socio-sanitari che lavorano ogni giorno nella struttura.

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