Cronaca

Arresto Scajola, forse già mercoledì l’interogatorio: al vaglio la documentazione sotto sequestro

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Liguria. Dopo che si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia, Claudio Scajola dovrebbe essere ascoltato mercoledì, a Roma, dai magistrati della Dda di Reggio Calabria che stanno conducendo l’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ex ministro.

“Per questo, proprio in vista dell’interrogatorio – ha detto Cafiero de Raho, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria – la documentazione sequestrata sarà esaminata al più presto dalla Dia”.
Intanto ieri Chiara Rizzo, moglie di Amedeo Matacena, è stata arrestata all’aeroporto di Nizza dalla polizia francese, alla presenza dell’ufficiale di collegamento italiano e funzionari della Dia, in esecuzione del mandato di arresto europeo emesso dal gip del Tribunale di Reggio Calabria. Secondo quanto riferiscono i suoi legali potrebbe essere estradata già oggi in Italia.

Inserita nel 2010 in un book fotografico sulle più belle donne del Principato di Monaco, dove risiede, la Rizzo era anche colei che teneva i contatti con Scajola che, a giudizio del gip, era completamente “asservito” a lei. Ed erano loro che parlavano, con un linguaggio criptico che gli investigatori pensano di avere disvelato, di Beirut e di come trasferirvi Matacena.

L’aiuto di Scajola, però, per i pm della Dda non nasceva solo da rapporti di amicizia. L’ex ministro, infatti, è indagato in stato di libertà, insieme agli altri arrestati e con Vincenzo Speziali, nipote omonimo dell’ex senatore del Pdl, di concorso esterno in associazione mafiosa. Accusa che nasce dal convincimento dei pm che tutti abbiano preso parte “ad un’associazione segreta collegata alla ‘ndrangheta” che ha fornito un “qualificato contributo” al sistema criminale della ‘ndrangheta, diventando “terminale di un complesso sistema criminale”.

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