Valbormida. La Cgil di Savona esprime soddisfazione per l’accoglimento della rimodulazione dell’accordo di programma della Valbormida da parte della Giunta regionale ligure.
“Finalmente arriva un primo risultato delle nostre battaglie degli ultimi mesi, culminate nello sciopero dell’11 aprile scorso” dichiara Fulvia Veirana segretaria della Cgil di Savona.
“Savona si conferma la provincia con la situazione più critica sul versante del lavoro e dello sviluppo, con 29.000 persone disoccupate e con moltissime difficili vertenze aperte fra cui Piaggio, Tirreno Power e Bombardier. Ora bisogna che l’Accordo di Programma venga condiviso rapidamente dal Governo e che, al più presto, si possano attuare i progetti di sviluppo ed arrivino le risorse sul nostro territorio per far ripartire la nostra Provincia” conclude la sindacalista.
Dalla Regione, oggi, il provvedimento sulla necessità di riconsiderare il perimetro dell’area individuata nell’accordo di programma per lo sviluppo della Val Bormida firmato il 13 Aprile 2006 allargandola alla Provincia ed in particolare ai comuni di Vado Ligure, Quiliano, Savona. L’area della Val Bormida risulta sempre più integrata dal punto di vista logistico-produttivo, con l’area Vadese e del territorio di Savona.
Tra le misure previste la valorizzazione del ruolo dei distretti d’eccellenza presenti sul territorio, ottimizzando le sinergie per l’utilizzo dei finanziamenti, la costituzione di un comitato Tecnico con compiti organizzativi, privilegiare investimenti in innovazione di impianti, con particolare attenzione alle iniziative per un miglior utilizzo e distribuzione dell’energia.
Grazie a questo provvedimento si potrà dare supporto a insediamenti industriali nuovi e il rafforzamento degli esistenti in un’ottica di incentivo al riassorbimento dei lavoratori disoccupati, anche attraverso percorsi mirati di formazione tecnica; la realizzazione di iniziative di formazione, sia scolastico/universitaria che tecnico-professionale, verso tematiche di innovazione tecnologica e di processo, l’efficientamento energetico e la crescita di competenza degli operatori in campo elettronico ed elettromeccanico; l’attivazione di interventi formativi orientati alle competenze gestionali, alla capacità di cambiamento organizzativo, allo sviluppo di tecniche manageriali avanzate e di eccellenze nell’innovazione imprenditoriale; la promozione, in coerenza con quanto emergerà dalla nuova programmazione regionale e di concerto con l’Università e la Scuola, di tematiche di interesse formativo strategico, tra cui i dottorati d ricerca e lo scambio di ricercatori con realtà non nazionali.