Cronaca

Violenza sessuale, Gino Messina condannato a 6 anni di carcere

Gino Messina

Alassio. Sei anni e sette mesi di reclusione, oltre alle pene accessorie e ad un risarcimento di 70 mila euro per la parte civile nel procedimento penale che si è concluso oggi. Questa la condanna inflitta questa mattina in Tribunale a Savona a Gino Messina, il noto pierre alassino imputato per una violenza sessuale ai danni di una ragazza russa di 28 anni. Il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro aveva chiesto una pena di otto anni di carcere: accolte quasi in toto, quindi, le richieste dell’accusa.

A scagionare Messina non è bastata la testimonianza dell’attuale moglie, all’epoca la compagna del pierre alassino, che in aula ha spiegato di aver visto quello che è accaduto nel garage dell’abitazione di Messina. La donna ai giudici ha detto che si era trattato di un rapporto consenziente. Lei, dopo aver visto la scena, se ne era andata arrabbiata.

A dir poco contrariato alla lettura della sentenza il pierre alassino: “Ci sono rimasto malissimo. Forse la parola di un uomo vale meno di quella di una donna…” ha detto Messina appena uscito dall’aula.

Gino Messina ha sempre negato con decisione di aver violentato, la notte del 1° settembre 2010, nel suo garage alassino di via Piani Romani, la giovane russa che lo aveva poi denunciato. Per le motivazioni della sentenza bisognerà attendere 60 giorni e, una volta lette, è probabile che i difensori dell’imputato scelgano di appellarsi alla sentenza. Per ora l’avvocato Mauro Paparo, legale di Messina, non si è sbilanciato e dopo la pronuncia dei giudici ha commentato lapidario: “Le sentenze vanno rispettate”.

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